RACCONTI IN TEMPO DI PESTE
L’ARTE IN TEMPO DI PESTE
Lauro Magnani
in dialogo con Massimo Minella
DIALOGHI SULLA RAPPRESENTAZIONE 2020
Genova dal 16 settembre al 15 ottobre
LA PESTE – da Omero al Covid
Genova, Palazzo Tursi, Palazzo Reale
La prima cosa che la peste portò ai nostri concittadini fu l’esilio.
Albert Camus
La paura della peste, insieme a quella delle guerre e delle carestie è una di quelle paure con cui l’uomo per secoli ha convissuto. Fino a otto mesi fa, per gli abitanti di una buona parte del mondo, la peste e la carestia suonavano come termini medievali, lontani nel tempo e nello spazio, astratti. Forse un vago timore restava per la guerra, ma anche quella è qualcosa che capita ad altri, in paesi distanti.
La XIII edizione di Dialoghi sulla rappresentazione vuole portare uno sguardo su come la peste è stata nei secoli rappresentata, raccontata. Scoprendo quanto simili siano, nelle varie epoche, le dinamiche psicologiche e sociali di fronte alla paura del contagio. La peste nel mondo classico, nel medio evo, fino al Novecento. La peste nell’iconografia. Per arrivare a parlare del Teatro oggi, in tempo di peste, in tempo di sale con i posti contingentati. Ma anche di come il virus abbia svuotato le città facendocele riscoprire nella loro metafisica bellezza. L’urbanità diffusa, modello di vita italiano, modello culturale a cui per secoli si è guardato e a cui oggi si torna a guardare percependo, con parole rubate a Pier Paolo Pasolini, la forza rivoluzionaria del passato.
Sergio Maifredi