RASSEGNA STAMPA TEATRO PUBBLICO LIGURE
Agosto 2021
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Il filosofo Ermanno Bencivenga e l importanza del teatro tra passato e presente: la diversità può creare ansia, va bene così. Dobbiamo capire da che parte stiamo MILANO
Platone li voleva fuori dalla Repubblica. La loro natura poliedrica rischiava di confondere i cittadini. Per Ermanno Bencivenga sono invece proprio gli attori che possono aiutare la società e gli individui a fare i conti con la complessità. Che il teatro è strumento di dialogo, non ama schemi troppo rigidi. Libro curioso «Il Teatro dell Essere», uscito lo scorso mese per la Hoepli. Con il filosofo (docente all Università della California) che conferma tutto il suo amore per il palcoscenico. Qui confrontandosi con i maestri internazionali: Stanislavskij, Grotowski, Brecht. Bencivenga, Platone non sarebbe stato molto d accordo. «Effettivamente lui vedeva gli attori come dei nemici, interpretando diversi ruoli finivano per distrarre sé stessi e il pubblico.
La sua utopia politica assegnava ad ogni cittadino un ruolo preciso, scoraggiando qualsiasi minaccia a questa sorta di dittatura illuminata. Era critico nei confronti delle emozioni che si scatenano fra gli spettatori». Qual è invece il suo pensiero? «Il problema del nostro stare insieme nelle diversità, trova per me soluzione in altri concetti quali la solidarietà, lo scambio, il dialogo. Sia per quanto riguarda lo Stato, sia rispetto alla nostra stessa persona. Abbiamo in noi voci molteplici che contribuiscono in maniera differente. L attore diventa allora un archetipo che permette di far emergere queste voci che altrimenti in molti rimarrebbero implicite, sottaciute». Come nasce il suo amore per il teatro?
«Lo seguivo già da adolescente e poi qui a Milano mi iscrissi all Accademia dei Filodrammatici, dove peraltro negli scorsi me-
si avrei dovuto tornare per un progetto con Sergio Maifredi. A 22 anni ho dovuto scegliere fra il palcoscenico e la filosofia, non ho mai rimpianto la scelta fatta. Ma il teatro è molto presente nel mio pensiero. E qui ho voluto approfittare dell occasione per imparare dai grandi maestri e verificare alcune intuizioni nei loro testi». Cosa ci insegnano? «La distanza che ad esempio pone Brecht nell immedesimazione permette di osservarsi dall esterno, aprendo così al giudizio morale. Stanislavskij invece usa spesso l immagine del cacciatore in grado di richiamare gli uccelli fuori dalla boscaglia, ovvero le nostre voci nascoste nell inconscio, tenute distanti dall io ufficiale. Grotowski ci ricorda il ruolo essenziale dello spettatore: sul palco si può togliere tutto ma non il dialogo fra chi agiscee chi osserva. Il contagio è l essenza del teatro».
Può succedere di aver timore di ascoltare la molteplicità? «Senz altro. Ma perfino nel gioco c è un margine di pericolosità, è l abitudine che permette di gestire il rischio e aprirsi al mondo. Anche se la diversità può creare un po di ansia, va bene così. È questione di capire da che parte stiamo».
Cosa intende?
«Possiamo porci in un io escludente, chiuso, perfino aggressivo. O essere noi stessi un dialogo aperto, libero, poliedrico. È una scelta personale. Ma il mio pensiero si addentra in questa seconda possibilità». Il filosofo Ermanno Bencivenga tra palco e il suo lavoro “Il Teatro dell Essere“

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L att rice nata a Besana è tor nata nella sua Brianza p er inte rpretare la donna del mi to innamorata e abbandonata da Enea: «Io sono solo u n tramite tra i gran di e il pubblico» E poi i r icordi, com e il per messo chiesto alle Preziosine per pre sentarsi al Piccol o TEATRO È iniziata con un grande nome la rassegna “L ultima luna d estate” 2021
«Crippa... Crippa... questo nome longobardo, ma da dove salta fuori?». Da una parte c era lei, l attrice nataa Besana Brianza che un anno dopo avrebbe aperto la sua carriera recitando per il Piccolo teatro di Milano. Dall altra lui, Giorgio Strehler, il rivoluzionario regista di cui ricorre il centenario di nascita in queste settimane: l annoè il 1974, il provino -insieme ad altre 400 attrici quello per “Il Giardino dei ciliegi”. Maddalena Crippa era allora una 16enne studentessa del liceo artistico dellePreziosine di Monza. Un anno dopo «il telefono nero ha suonato, mi voleva per “Il campiello di Goldoni”. Ho pianto». E dire che tutto èiniziato in Brianza, aBesana, doveè natae grazie alla passione teatrale del padre aveva iniziatoa recitare,bambina, all oratorio di Montesiro. In Brianzaè torna-
ta giovedì per l apertura del festival “L ultima luna d estate”:è stata lei a dare voce a Didone (“Un racconto mediterraneo”) nella produzione del Teatro pubblico ligure in agenda a Missaglia al Monastero della Misericordia, con la regia di Sergio Maifredi. «Chiè la mia Dido-
ne? Io sono una ancella, io servo il testo raccontaa pochi giorni dallo spettacoloE leiè umanissima, come loè una donna abbandonatae innamorata. Amoi classicie sono una paladina del teatro di parola, che oggi è estremamente minacciato. Edè per questo che mi riten-
go alservizio: sonotali perché sono capacidipenetrare l animo umano. È così che non possono mai invecchiano. La mia arte è questa: nel rendere assolutamente semplicee comprensibile la scrittura di Dante, di Tasso, di Virgilio». Un incontro, quello con la classicità, cheè stato precoce: i libri di scuola («mi ricordo anche il nome dell antologia, “Armi ed eroi”, è lì che incontrato per la prima volta questa figura di donna di cui sono rimasta subito affascinata») poi l Odissea in biancoe nero in televisione. «Ma forse solo ora ho gli strumenti adatti: me li hanno insegnati nel tempo e soprattutto mio marito (il regista Peter Stein, nda), cheè anche un profondo conoscitore delle lingue. L attore spesso tendea dare troppo fuoco, a voler scaldare la materia: lui mi ha insegnato prima ad analizzare il materiale. È il poeta che ti dice quando mettere le marce,a seconda che si
tratti di descrizione, dialogo diretto, metafora.Tutto questo richiede un tempo. In questo senso sono al servizio dei grandi, che quando sono serviti esplodono davvero. Se hai anima, cuoree viscere, una volta che hai fatto la tuaanalisi, quando c è da aprire, si apre. Io sono un tramite tra il poetae il pubblico». Ed èquello che MaddalenaCrippa ha proposto al pubblico del stival tornando a respirare l aria dell incanto teatrale che negli ultimi due anni ha pagato uno dei prezzi più salati alla pandemia.
«Sarà difficile, la situazioneè delicata e sono molto preoccupata, perché in queste condizioni non si può pagare una compagnia teatrale, se non si può avere più dellametà del pubblico potenziale. Ma quando il teatro funzionaè l unico luogo in cui si può sviluppare pensiero ed emozioniinsieme aglialtri, senza essere interrotti: quando funzionaè irripetibile,è un tale risveglio della complessità umanae della grandezza, insostituibile: non c è cinema, non c è altra dimensione paragonabile». E nonè la dimensione alla quale l emergenza sanitariao altre traiettorie del teatro stanno portando,
«dove dilagail monologo, la performance, il video. È teatro quando tante persone sono in scena come esseri sociali, con le nostre relazioni». Quelle relazioni cheMaddalena Crippa ha mantenuto con la sua Brianza natale. «E dire che al mio primo spettacolo all oratorio ho preso una papera, quandosiè chiuso il sipario sono scoppiataa piangere. Maè stato allora che ho pensato: voglio fare l attrice». Aveva 12 annie con lei c erano anche i cinque fratelli, compreso quello che l aveva affiancata nel “Furfantello dell ovest”a Montesiro. «Al provino al Piccolo Strehler mi chiese cosa avessi fattoe gli risposi: “Il furfatello” di Linati. “E chi era il furfantello?” mi chieste. “Mio fratello”. “Ah, che famiglia di artisti” disse lui». «Qui in Brianza ho ancorai miei fratelli e tanti amici, oltre che tantissimi ricordi. Ho un legame profondo con queste terre perché sono le mie radici.E con gli amici di allora non abbiamomai smesso di sentircie frequentarci». E tra i ricordi sempre quel “Campiello” del Piccolo che le ha poi aperto le porte dei grandi palchi. «Per farlo ho dovuto chiedere il permesso alle Preziosine, altrimenti non avrei potuto fare la maturità.E poi sono state 450 repliche in tre stagioni, sei mesisoloa Milano. Oggi se stai una settimana è grasso che cola: c è qualcosa che non va, non riusciamo più ad avere un impatto, gli artisti sono estromessi dai teatri, dove ci sonoi burocrati. Io credo sia un momento pericoloso per lacultura in generale.E dobbiamo fare tutti qualcosa con le armi che ciascuno ha». n
«
Ma oggi te atro e
cultura so no
minacciate, è un
momento pericolos o:
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Mercoledì 1° settembre a Saluzzo in piazza il racconto da Mutis in parole e musica Mqroll Gabbiere e altre ballate ài mare chiuà Occit amou Saluzzo -me Mercoledì r settembre alle ore 21 nell arena di Piazza Montebello il ricco calendario di appuntamenti estivi di Occit amo si chiude con uno spettacolo di narrazione e canzoni dal titolo Maqroll Gabbiere e altre ballate del mare Tratto del bellissimo libro dello scrittore colombiano Alvaro Mutis è una produzione Teatro Pubblico Ligure per la regia di Sergio Maifredi scritto e interpretato da Federico Sirianni narrazione canzoni voce chitarra con l accompagnamento sul palco di Raffaele Rebaudengo viola e Filippo Filo Quaglia sequenze Maqroll è un gabbiere il marinaio che si occupa di tutto il sistema delle vele di una nave: al timone di un vecchio cargo mercantile racconta la condizione esistenziale dell uomo vista come un lungo viaggio per mare in cui i grandi personaggi della letteratura marina si incrociano sulle rotte più pericolose tra tempesta e bonaccia tra venti avversi e mostri marini Nel corso dello spettacolo si incontreranno il capitano Achab di Melville il pescatore Santiago di Hemingway gli ammutinati del Bounty l albatro ucciso dal vecchio marinaio di Coleridge in un grande viaggio letterario ed emozionale Maqroll è anche il titolo del nuovo disco di Federico Sirianni pluripremiato cantautore genovese e le canzoni del nuovo album sono la colonna sonora dello spettacolo 1 biglietto di ingresso intero 12 euro ridotto 10 euro è prenotabile inviando una email all indirizzo prenotazioni@cinemateatromagdaoliveroit con green pass obbligatorio Occit amo tornerà ancora a metà settembre con due appuntamenti fuori festival le camminate musicali organizzate in collaborazione con la Compagnia del Buon Cammino e in programma domenica 12 settembre in valle Maira e domenica 26 settembre in valle Varaita

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Ronciglione Ultimi due appuntamenti per "I viaggi dellarte dellestate ronciglionese", idea teatrale che ha animato lestate di Ronciglione. Domani alle 21 Tullio Solenghi va in scena con "Decameron, un racconto italiano in tempo di peste", spettacolo ideato e diretto da Sergio Maifredi e che è tratto dal "Decamerone". Nel corso della rappresentazione, Solenghi restituisce la lingua originale di Giovanni Boccaccio rendendola accessibile e comprensibile come fosse la lingua di un testo contemporaneo. Sabato alle 21
spazio alla "Ballade de Bergerac", presentata da Teatraltro con la compagnia "Lost in Translation Circus", nata nel 2008 da unidea di alcuni diplomati alla Scuola di Circo di Londra. La rassegna culturale "I viaggi dellarte dellestate ronciglionese" è promossa dal Comune di Ronciglione in collaborazione con lassociazione culturale "Artenova". II cartellone è ricco di spettacoli e personaggi. In totale sono andati in scena undici spettacoli.
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Al via domani nel parco di Montevecchia il festival «L ultima luna d estate» Dai tragici greci a Pasolini, un percorso teatrale tra borghi, ville e giardini storici uando si pensa alla Brianza, si immagina una distesa di operose «fabbriGhette». Niente di più sl5àgIIato per una zona che è sì fortemente antropizzata, ma che storicamente era la zona di villeggiatura della nobiltà lombarda ( quindi costellata di magnifiche ville), nonché ricca di un patrimonio rurale fatto di parchi e di cascine. Giusto un paio di esempi: il Monastero di Santa Maria della Misericordia di Missaglia e l area delle Galbusere, la bianca e la nera, due piccoli villaggi recuperati e trasformati in agritimsmi nel cuore del Parco Regionale di Montevecchia e della Val Ciu-one. Per far conoscere questi luoghi, Teatro Invito, in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi, organizza da 24 anni «L ultima luna d estate», un festival del teatro popolare di ricerca con la direzione artistica di Luca Radaelli nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone,
nelle Provincie di Lecco e di Monza e Brianza. Oltre venti gli appuntamenti in programma, tra spettacoli e incontri, da domani a domenica 5 settembre. Una rassegna in crescita che oggi coinvolge 13 Comuni (agli inizi erano 2).
«Nel tempo — spiega Luca
Radaelli — si è creato un bel clima tra privati, che mettono a disposizione le ville, amministratori pubblici, noi che organizziamo, compagnie e pubblico. La sfida è quella di occuparsi di teatro popolare, recuperando radici e tradizioni senza cadere nel folklore, intrecciandolo ai fermenti più innovativi della scena italiana. Il fil rouge di questa edizione è legato al rapporto tra teatro e poesia. La dedica non a caso è a Giuliano Scabia, recentemente scomparso, un maestro e un amico. Molte compagnie si occupano di drammaturghi e poeti, da Dante e Pasolini ai tragici greci ». L inaugurazione è infatti fidata a Franco Arminio, poeta e paesologo, che si con-
fronterà con Luca Radaelli sul tema poesia e provincia (26 agosto, ore 18.30, Monastero della Misericordia), a cui segue (ore 21) Maddalena Crippa, brianzola doc, con lo spettacolo «Bidone (libro IV) -Eneide un racconto mediterraneo», progetto e regia di Sergio Maifredi.
Facendo un po di zapping tra i numerosi ospiti segnaliamo Andrea Cosentino con il suo ironico e irriverente «Kotekino Riff» (29 agosto. Chiostro San Giovanni a La Valletta Brianza), il Teatro degli Acerbi con un percorso poetico itinerante all interno del cimitero di Sirtori ispirato all Antologia di Spoon River (3 settembre), «Shakespearology, un intervista impossibile a William Shake-
speare» di Sotterraneo, con Woody Neri (1 settembre. Parco ViUa Borgia di Usmate Velate) e Andrea Pennacchi — noto al pubblico televisivo per il personaggio del veneto razzista «Pojana» — qui impegnato nel monologo autobiografico «Mio Padre. Appunti sulla guerra civile» (5 settembre, Casatenovo). Senza dimenticare due spet-
tacoli dei «padroni di casa» di Teatro Invito: «L ora che volge 1 disio», concerto jazz teatrale ispirato alla Divina Commedia con Arrigo Cappelletti e Luca Radaelli (30 agosto, Lomagna) e «Dove sono le lucciole» di Luca Radaelli, un viaggio nel mondo poetico di Pasolini e nel suo rapporto con la natura (4 settembre, Museo Etnografico di Bulciago).
E poi ancora: Theandric Teatro Nonviolento, Aria Teatro, Luca Occelli di Santibriganti Teatro, Evoè Teatro, Collettivo Teatrale Bertolt Brecht, Casa Shakespeare e Corrado d Elia, a cui si aggiungono la sezione Luna Crescente, spazio dedicato alle compagnie under30, le proposte per le famiglie al pomeriggio e gli aperitivi teatrali con degustazione dei prodotti del territorio.
Da sapere
• «L ultima luna d estate» è un festival organizzato da Teatro Invito in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi
• La rassegna si svolge nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone da domani al 5 settembre
• Prezzi: spettacoli serali 13 euro, spettacoli per bambini 5 euro, abbonamenti: Luna piena 90 euro, 3 spettacoli a scelta 27 euro, 2 spettacoli a scelta 20 euro, aperitivi teatrali 15 euro
• Prenotazioni obbligatorie: tel.
346.5781822 e segreteria@tea troinvito. it
li Bardo e oltre Nella foto grande, Woody Neri in «Shakespeareology». Qui sopra, Maddalena Crippa, Andrea Pennacchi e Luca Radaelli, tra gli ospiti

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Home \ Eventi \ Teatro e Cinema \ Saluzzese
SALUZZO - lunedì 23 agosto 2021, 17:00 Saluzzo, ore 21 Mercoledì 1° settembre spettacolo di teatro e musica tratto dalla saga letteraria di Alvaro Mutis
Mercoledì 1° settembre alle ore 21, nell’arena di Piazza Montebello 1 a Saluzzo, “Maqroll, Gabbiere e altre ballate del mare” chiuderà la settima edizione di “Occit’amo”. L’evento, uno spettacolo di narrazione e canzoni proposto in collaborazione con Piemonte dal Vivo e Cinema Teatro Magda Olivero, si inserisce nella tradizione del festival multisensoriale delle valli occitane di esplorare linguaggi provenienti da tutti i mondi dello spettacolo. Il biglietto di ingresso (intero 12 euro, ridotto 10 euro) è prenotabile inviando una email all’indirizzo
[email protected]
Si precisa che, con l’entrata in vigore dal 6 agosto del green pass obbligatorio per gli eventi e le manifestazioni, anche per quest’ultimo appuntamento stagionale di “Occit’amo” sarà necessario esibire il documento. Con questo importante tassello si chiude la programmazione del festival di quest’anno, che si è articolata in un cartellone composto da oltre 50 appuntamenti tra concerti, incontri con gli autori, recital, balli distanziati ed eventi per famiglie con bambini. “Occit’amo” tornerà ancora a metà settembre con due appuntamenti fuori festival, le camminate musicali organizzate in collaborazione con la Compagnia del Buon Cammino e in programma domenica 12 settembre in valle Maira e domenica 26 settembre in valle Varaita. Maggiori informazioni su
www.occitamo.it
.
Lo spettacolo “Maqroll, Gabbiere e altre ballate del mare”, tratto della saga letteraria dello scrittore colombiano Alvaro Mutis, è una produzione Teatro Pubblico Ligure per la regia di Sergio Maifredi, scritto e interpretato da Federico Sirianni (narrazione, canzoni, voce, chitarra) con l’accompagnamento sul palco di Raffaele Rebaudengo (viola) e Filippo FiloQ Quaglia (sequenze). Maqroll è un gabbiere, il marinaio che si occupa di tutto il sistema delle vele di una nave: al timone di un vecchio cargo mercantile racconta la condizione esistenziale dell’uomo, vista come un lungo viaggio per mare in cui i grandi personaggi della letteratura marina si incrociano sulle rotte più pericolose, tra tempesta e bonaccia, tra venti avversi e mostri marini. Nel corso dello spettacolo si incontreranno il capitano Achab di Melville, il pescatore Santiago di Hemingway, gli ammutinati del Bounty, l’albatro ucciso dal vecchio marinaio di Coleridge, in un grande viaggio letterario ed emozionale. “Maqroll” è anche il titolo del nuovo disco di Federico Sirianni, pluripremiato cantautore genovese: uscito a giugno, segue a distanza di tre anni “Il Santo”, lavoro che ha ricevuto la Menzione Speciale del Premio Tenco per la manifestazione “Musica contro le mafie”. Le canzoni del nuovo album sono la colonna sonora dello spettacolo.
c.s.
Le date dell'evento:
* 01/09/2021
Saluzzo, ore 21
Tag:
Occit’amo

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Trusted
La poesia per opporsi alla pandemia. Questo il filo conduttore della 24esima edizione del festival L'Ultima Luna d'Estate che porta il teatro nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, nelle provincie di Lecco e di Monza e Brianza. Ideato e organizzato da Teatro Invito soggetto riconosciuto da Regione Lombardia e dal MIC) in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi, il festival è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, dei Comuni di Bulciago, Briosco, Carnate, Casatenovo, Lesmo, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Osnago, Sirtori, Sirone, Usmate Velate, Unione dei comuni Lombarda della Valletta, Vigan, e con il sostegno del Parco di Montevecchia e del Curone e la collaborazione della Provincia di Lecco.
Oltre venti appuntamenti da non perdere - da giovedì 26 agosto a domenica 5 settembre - per riprendersi la vita con raffinati e delicati spettacoli all'aperto e in assoluta sicurezza, incontri poetici, musica e passeggiate culturali nelle bellissime location della Brianza per un'edizione dedicata al maestro Giuliano Scabia, poeta, drammaturgo, scrittore e sperimentatore totale di un teatro poetico e sognante, più volte ospite al festival, attento al teatro immerso nella natura, visionario e anticonvenzionale.
Tantissimi gli ospiti della kermesse – riconosciuta dal Ministero e realizzata con la collaborazione dei comuni della Brianza collinare – che si aprirà quest'anno con due artisti vitali e coltissimi: Franco Arminio, poeta e paesologo irpino per la prima volta in Brianza e la meravigliosa Maddalena Crippa, celebre e appassionata attrice brianzola. Tra gli ospiti ci sarà la storica compagnia astigiana Teatro degli Acerbi con un percorso poetico itinerante ispirato all’Antologia di Spoon River nella quale gli spettatori cammineranno all’interno del cimitero di Sirtori, i sofisticati Sotterraneo con un one-man show dedicato a Shakespeare, la leggiadra irriverenza di Andrea Cosentino, un accorato monologo di Andrea Pennacchi e tanti altri. Torna dopo il successo degli anni scorsi la sezione Luna Crescente, spazio dedicato alle compagnie under30 per mostrare nell'ambito del festival il loro lavoro e partecipare all'edizione dell'Ultima Luna 2022. Un'occasione unica per scoprire nuovi talenti e comprendere la direzione che sta prendendo l'arte dal vivo.
Il festival si aprirà giovedì 26 agosto alle ore 18.30 al Monastero della Misericordia di Missaglia con il poeta Franco Arminio, scrittore e poeta irpino, fondatore della paesologia, che si confronterà con Luca Radaelli su poesia e provincia, un viaggio nell’Italia dei piccoli paesi, proponendo una riflessione in versi e prosa sulle fragilità del nostro Paese e sulla desolazione contemporanea dei luoghi spopolati che nessuno riesce più a raccontare. A seguire alle ore 21 la Brianza accoglie caldamente una delle sue figlie più geniali, Maddalena Crippa con lo spettacolo Didone (libro IV) - Eneide un racconto mediterraneo, progetto e regia di Sergio Maifredi - produzione Teatro Pubblico Ligure: un canto di raffinata poesia e passione totale, che ha dato vita a innumerevoli e straordinarie riscritture, tra cui la struggente “Didone abbandonata” di Metastasio.
Qui il programma completo.
L’accesso a tutti gli eventi sarà consentito
solo ai possessori di una delle certificazioni verdi Covid19
La prenotazione è necessaria per tutti gli eventi
È valida fino a un quarto d’ora prima dello spettacolo.

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Si è conclusa Lunedì 16 Agosto, nel centro storico di Ameglia, la rassegna culturale a cura di Comune di Ameglia e Teatro Pubblico Ligure, patrocinata da Regione Ligure e sponsorizzata da Iren Spa.
“Sipario Mare, i Borghi raccontano” è nata cinque anni fa grazie alla collaborazione dell’Amministrazione con Sergio Maifredi, regista e direttore artistico della società culturale genovese che in questi anni ha portato ad Ameglia, nei luoghi più rappresentativi e storici, grandi nomi del panorama artistico nazionale come Stefania Sandrelli, Maurizio Lastrico, Paolo Rossi, Alessio Boni, Moni Ovadia, Giuseppe Cederna, Tullio Solenghi, Maddalena Crippa per citarne alcuni.
Il filo conduttore di tutta la rassegna è stato quello di proporre spettacoli di grande spessore artistico ed allo stesso tempo valorizzare i luoghi che solitamente vengono utilizzati per altri scopi come ad esempio la Necropoli di Cafaggio e la Villa Romana di Bocca di Magra, tra i siti archeologici più importanti della provincia spezzina; le performance hanno toccato ovviamente anche i Borghi storici del comune come Montemarcello e Ameglia alta oltre all’incantevole passeggiata lungo fiume di Fiumaretta.
Un connubio perfetto quindi tra territorio e arte che si è radicato meravigliosamente durante questi anni.
"Ringrazio a nome di tutta l’Amministrazione Comunale Sergio Maifredi e Lucia Lombardo per averci accompagnato e guidato in questi anni – dichiara Serena Ferti, Assessore al Turismo di Ameglia – la rassegna è nata e cresciuta assieme a noi ed il grande successo riscosso è sinonimo di grande professionalità di tutte le persone che stanno dietro all’organizzazione e dei grandi artisti proposti. Sia i nostri cittadini sia i turisti hanno sempre apprezzato le serate facendoci registrare il tutto esaurito ad ogni evento e vedere siti e piazze gremite (nel pieno rispetto delle normative in vigore) è stata un’immensa soddisfazione".
È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.
Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE
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Ultimo appuntamento con la rassegna teatrale con il duo Incudine e Vasta
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Il duo Incudine e Vasta
Ameglia (La Spezia) 15 agosto 2021 - Ultimo appuntamento a Ameglia con la quinta edizione di “Sipario mare. I borghi raccontano”, il progetto ideato da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure con il patrocinio dell’amministrazione comunale. La serata dei saluti è in programma lunedì 16 alle 21.30 in piazza della Libertà nel borgo di Ameglia paese e avrà come protagonisti Mario Incudine e Antonio Vasta interpreti del “Il Ciclope” canto IX di Odissea un racconto Mediterraneo. L’ingresso libero, ma con prenotazione, fino a esaurimento dei posti a sedere. Incudine e Vasta sono coppia di artisti affiatata che unisce recitazione e musica trascinando il pubblico dentro le storie con un’energia difficile da dimenticare. Il Ciclope, canto IX di Odissea un racconto mediterraneo, è il primo “cunto” di Odisseo, il racconto con cui inizia la “versione di Odisseo”. La rassegna ha ricevuto il contributo della Regione Liguria. Per informazioni contattare il numero 0187 609209 oppure inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica: turismo@comune.ameglia.sp.it.
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Ameglia
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Si chiude domani ad Ameglia la quinta edizione di ‘Sipario mare. I borghi raccontano’, il progetto ideato da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure inserita nel circuito nazionale Star con il patrocinio dell’amministrazione. La serata dei saluti è in programma alle 21.30 in piazza della Libertà nel borgo di Ameglia paese e avrà come protagonisti Mario Incudine e Antonio Vasta interpreti del ‘Il Ciclope’ canto IX di Odissea un racconto Mediterraneo. L’ingresso libero, ma con prenotazione, fino a esaurimento dei posti a sedere. Incudine e Vasta sono coppia di artisti affiatata che unisce recitazione e musica trascinando il pubblico dentro le storie con un’energia difficile da dimenticare. Il Ciclope, canto IX di Odissea un racconto mediterraneo, è il primo "cunto" di Odisseo, il racconto con cui inizia la "versione di Odisseo". La rassegna ha ricevuto il contributo della Regione Liguria.
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teatro La quinta edizione di “Sipario mare. I borghi raccontano”, progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure e parte della rete Star Sistema Teatri Antichi Romani, si chiude lunedì (il 16) alle 21,30, nella piazza della Libertà di Ameglia, in provinciadella Spezia, con Mario Incudine e Antonio Vasta protagonisti de Il Ciclope, canto IX di Odissea un racconto mediterraneo. “Sipario mare. Incudine e Vasta sono coppia di artisti affiatata che unisce recitazione e musica trascinando il pub-
blico dentro le storie con un energia difficile da dimenticare. Il Ciclope, canto IX di Odissea, è il primo “cunto” di Odisseo, il racconto con cui inizia la “versione di Odisseo”. Per informazioni: tel. 0187 609209, Facebook Viviameglia, email turismo@comune.ameglia.sp.it, www.comune.ameglia.sp.it. Ingresso libero fino a esaurimento posti, secondo la normativa vigente.
Lunedì 16 agosto, ore 21,30 Piazza della Libertà Ameglia (Sp)
Mario Incudinee Antonio Vasta

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16/08/2021
TEATRO PUBBLICO LIGURE AD AMEGLIA – La Spezia
SIPARIO MARE – I BORGHI RACCONTANO– V edizione
Produzione Teatro Pubblico Ligure
Direzione artistica Sergio Maifredi
Lunedì 16 agosto 2021, ore 21.30
Piazza della Libertà, Ameglia –La Spezia
MARIO INCUDINE e ANTONIO VASTA
Il Ciclope (canto IX)
ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO
Progetto e regia Sergio Maifredi
Produzione Teatro Pubblico Ligure
La quinta edizione di“Sipario mare. I borghi raccontano”, progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure e parte della rete STAR Sistema Teatri Antichi Romani, si chiude lunedì 16 agosto 2021alle ore 21,30, nella piazza della Libertà diAmeglia, in provincia della Spezia, con Mario Incudine e Antonio Vasta protagonisti de Il Ciclope, canto IX di Odissea un racconto mediterraneo. “Sipario mare. I borghi raccontano”è prodotto da Teatro Pubblico Ligure, realizzato con ilsostegno del Comune di Ameglia, il contributo della Regione Liguria attraverso Teatro Pubblico Ligure, mentre il main sponsor è Iren S.p.A.Per informazioni: tel. 0187 609209, FacebookViviameglia, emailturismo@comune.ameglia.sp.it, www.comune.ameglia.sp.it
Ingresso libero fino a esaurimento posti, secondo la normativa vigente.
Incudine e Vasta sono coppia di artisti affiatata che unisce recitazione e musica trascinando il pubblico dentro le storie con un’energia difficile da dimenticare.Il Ciclope, canto IX di Odissea un racconto mediterraneo, è il primo “cunto” di Odisseo, il racconto con cui inizia la “versione di Odisseo”. Alla reggia di Alcinoo, Odisseo ascolta Demodoco il cantore, narrare della guerra di Troia e dei ritorni degli eroi sopravvissuti. Odisseo piange e si rivela ad Alcinoo. Omero dal racconto in “oggettiva” passa al racconto in “soggettiva”. Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con gli “effetti speciali”, con il ciclope Polifemo, certo di catturare l’attenzione del re e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca. Mario Incudine, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore, affronta a suo modo questo “cunto”. Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche scritte appositamente da Antonio Vasta, con lui sul palco. Il Ciclope di Omero si contamina con la riscrittura di Pirandello e di Sbarbaro, entrambi “traduttori” del Ciclope di Euripide. Ed è interessante notare che Pirandello lo traduca a ridosso della prima guerra mondiale e Sbarbaro della seconda. Il Ciclope anche questo è: la forza bruta contro l’intelligenza, la violenza contro l’accoglienza. In forma di cunto siciliano prende vita il canto più noto dell’intera Odissea ambientato da Omero nell’Isola Trinacria. Cantato, suonato e recitato da due tra gli artisti più acclamati del panorama nazionale ed internazionale, con le radici nel cuore del Mediterraneo, la Sicilia. Progetto e regia di Sergio Maifredi.
Odissea un racconto mediterraneo, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, è il racconto di uno dei testi fondativi della cultura occidentale affidato a cantori contemporanei e riportato all’oralità delle sue origini. Il Festival Sipario mare – I borghi raccontano fa parte del progetto “Parole antiche per pensieri nuovi”, una linea rossa che percorre le produzioni di Teatro Pubblico Ligure e che riunisce testi classici non teatrali, tutti nati per essere detti ad alta voce, condizione viva e sonora a cui vengono riportati con il teatro: Odissea, Eneide, Iliade, Decameron e i poemi cavallereschi. Testi fondanti della civiltà occidentale sono andati in scena nei luoghi che ne testimoniano la nascita, siti archeologici riuniti da TPL in STAR – Sistema Teatri Antichi Romani, che in Liguria comprende Luni, Ameglia, Albenga, Ventimiglia, Albisola e Chiavari.
Ulteriori informazioni su www.teatropubblicoligure.it

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Teatro La sesta edizione del Portus Lunae Art Festival, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure e Star Sistema Antichi Teatri Romani, si chiude domani alle 20.30 alla Villa Romana del Varignano di Porto Venere, località Le Grazie, in provincia della Spezia, con Amanda Sandrelli protagonista di La ninfa Calipso, canto V di Odissea un racconto mediterraneo. Lo spettacolo sarà preceduto (ore 19.30) dalla visita guidata al sito archeologico a cura del direttore Marcella Mancusi. Teatro Pubblico Ligure da mol-
ti anni lavora alla rigenerazi one dei territori attraverso la cultura e si dedica in particolar modo alla valorizzazione dei siti archeologici riuniti dal 2014 nel progetto Star, che si propone di portare il teatro dal vivo nei siti archeologici, rigenerando la comunità cui appartengono attraverso una memoria storica che diventa viva. La Villa Romana del Varignano, risalente alla prima metà del I secolo a.C., è un complesso tardo repubblicano situato in una valle ricca di acque, circondato di u livi. La villa era costituita da un edificio
destina to alla residenza del proprietario collegato ad un area dedicata all attività agricola, in questo caso prettamente legata alla produzione e alla lavorazione dell olio d oliva. In questo scenario ricco di storia e collocato in uno straordinario amb iente naturale, Amanda Sandrelli porta La ninfa Calipso, ovvero colei che nasconde. È nella sua isola che Odisseo si trova ormai da sette anni quando Atena implora gli altri dèi di accorgersi di questo eroe che ancora non ha fatto ritornoa casa dopo la guerra
di Troia. Calipso gli ha offerto l immortalità e la sua bellezza eterna. Odisseo sa a cosa rinuncia ma non vuole smettere di essere uomo mortale. Calipso, piangendo, lo lascerà riprendere il suo viaggio. Amanda Sandrelli, con forza e dolcezza, dà vita ad una umanissima Calipso e sceglie di accostarla, per contrasto, ad una Clitemnestra contemporanea. Racconterà quindi di due abbandoni vissuti in modo diametralmente opposto. Racconterà di due donne che sono due v olti della stessa Luna—

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ODISSEA, UN RACCONTO MEDITERRANEO Grande successo per la rassegna firmata da Sergio Maifredi
Sar‡ la magica Amanda Sandrelli, impegnata ne iLa ninfa Calipsow, questa sera alle ore 21, a chiudere iOdissea un racconto mediterraneow festival che ha tenuto banco a partire da luglio presso il Teatro romano di Ventimiglia. Ultimo appuntamento, alle 18,30, anche con iVia, incontri e racconti lungo la via Iulia Augustaw. Questa volta l incontro Ë fissato presso il Museo archeologico e sar‡ il direttore Valentina Fiore a condurre una visita guidata. Biglietti in vendita presso lo Iat, 15 euro per i due eventi.
Il festival, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro pubblico ligure, si chiude con la grazia e l intensa interpretazione di Amanda Sandrelli, impegnata nel canto V dell Odissea. L attrice, con forza e dolcezza, d‡ vita ad una umanissima Calipso e sceglie di accostarla, per contrasto, ad una Clitemnestra contemporanea. Racconter‡ quindi di due abbandoni vissuti in modo diametralmente opposto e di due donne che sono due volti della stessa luna. Amanda Sandrelli

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APPUNTAMENTO NELLA FORTEZZA DI CASTELFRANCO A FINALE LIGURE A
manda Sandrelliè la protagonista de «La ninfa Calipso» questa sera alle 21,30 nella Fortezza di Castelfranco di Finale Ligure, nell ambito della rassegna «Teatro e musica in fortezza»a cura del Teatro pubblico Ligure. Lo spettacolo fa parte del più ampio progetto «Odissea un racconto mediterraneo» ideatoe diretto da Sergio Maifredi, che ha affidato ogni canto del poema omericoa un interprete contemporaneo. Stasera l attrice si cimenta con il cantoV dell Odissea. Calipso è colei che nasconde.È nella sua isola che Odisseo si trova ormai da sette anni quando Atena implora gli altri dèi di accorgersi di questo eroe che ancora non ha fatto ritornoa casa dopo la guerra di Troia. Calipso gli ha offerto l immortalitàe la sua bellezza eterna. Odisseo saa cosa rinuncia ma vuole rientrare nel mondo, nel tempo che passa, non vuole rinunciare al suo essere uomo mortale. Calipso, piangendo, lo lascerà riprendere il suo viaggio. Amanda Sandrelli, con forzae dolcezza, dà vita ad una umanissima Calipso
e sceglie di accostarla, per contrasto, ad una Clitemnestra contemporanea. Racconterà quindi di due abbandoni vissuti in modo diametralmente opposto. «Sono felice–dichiara Sergio Maifredi, direttore artistico di TPLe regista degli spettacoli– di essere tornato alla Fortezza di Castelfranco. Teatro Pubblico Ligure oggiè più che mai impegnato accanto alle amministrazioni nel compito di rigenerare le città, i territori, le comunità che li abitano attraverso il teatro». Ingresso: prime cinque file 25 euro– altre file 20 euro. Prevendite on line sul sito del Comune di Finale (sezione turismo). Infoe prenotazioni: 351/5699339 (ore 19-12/14-19), ufficio IAT in via San Pietro, 14a Finale (tel. 019/681019). Lo spettacolo approderà domani seraa Ventimiglia, nell ambito della rassegna in programma al teatro romano. V.P. — © RIPRODUZIONE RISERVATA
Una produzione Teatro Pubblico Ligure curata da Sergio Maifredi. Lo spettacolo verrà presentato domani sera anche al teatro romano di Ventimiglia
Amanda Sandrelli porta in scena stasera il V canto dell Odissea

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dal 09/08/2021 al 11/08/2021
FESTIVAL “ALBINTIMILIUM THEATRUM fEST”2021
Parole antiche per pensieri nuovi
Ideato e diretto da Sergio Maifredi
Produzione Teatro Pubblico Ligure
ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO
Lunedì 9 agosto 2021, ore 21
Teatro Romano di Ventimiglia
DAVID RIONDINO
DARIO VERGASSOLA
I patti di pace (canto XXIV)
ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO
Progetto e regia Sergio Maifredi
Produzione Teatro Pubblico Ligure
Ore 18.30: VIA – Incontri e racconti Lungo la Via Iulia Augusta
Piazza San Michele
David Riondino, Il Corsaro Nero e altri racconti
Introduzione del Comitato spontaneo Corsaro Nero
Mercoledì 11 agosto 2021, ore 21
Teatro Romano di Ventimiglia
AMANDA SANDRELLI
La ninfa Calipso (canto V)
ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO
Progetto e regia Sergio Maifredi
Produzione Teatro Pubblico Ligure
Ore 18.30: VIA – Incontri e racconti Lungo la Via Iulia Augusta
Museo archeologico
Visita all’area archeologica a cura del direttore Valentina Fiore
Info al numero Ufficio Manifestazioni 0184 6183225
Vendita biglietti presso Ufficio IAT Lungo Roja Rossi 0184 1928309 / 0184 351209
Biglietto spettacoli € 15
Si chiude con David Riondino, Dario Vergassola e Amanda Sandrelli la prima edizione del Festival AlbintimiliumTheatrumfEst, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure. Riondino e Vergassola sono in scena nel Teatro Romano di Ventimiglia lunedì 9 agosto(ore 21) con Odissea un racconto mediterraneo / I patti di pace (canto XXIV), mentre Sandrelli mercoledì 11 agosto(ore 21) sarà protagonista di Odissea un racconto mediterraneo / La ninfa Calipso (canto V). Entrambi gli spettacoli sono preceduti alle ore 18,30 da VIA Incontri e racconti lungo la via Iulia Augusta, strada antica da percorrere ancora una volta.
Un nuovo festival e un percorso iniziato il 24 luglio con Paolo Rossi, il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino emozionato da un teatro tutto esaurito che riapriva dopo dieci anni di lavori in una città scossa da una cronaca quotidiana difficile e gli spettatori arrivati chiedendosi se tutto questo stava accadendo veramente. È successo e continua a succedere. La cultura può rigenerare i territori e le comunità che li abitano. Si ascoltano parole antiche per pensieri nuovi in un tesoro archeologico, restaurato e valorizzato grazie all’illuminato apporto della Direzione regionale Musei Liguria diretta da Alessandra Guerrini. Il festivalAlbintimiumTheatrumfEst, organizzato da Teatro Pubblico Ligure nell’ambito del progetto STAR – Sistema Teatri Antichi Romani, è sostenuto dal Comune di Ventimiglia, dalla Direzione regionale Musei Liguria, dall’Area archeologica di Nervia e dalla Regione Liguria.
Lunedì 9 agosto 2021 David Riondino e Dario Vergassolasono i protagonisti de I patti di pace, canto XXIV di Odissea un racconto mediterraneo, progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi. Che il viaggio non sarebbe terminato con l’arrivo a Itaca, Odisseo lo sa bene da quando, nel regno dei morti, ha incontrato Tiresia, al nono canto. L’indovino cieco glielo ha predetto: dovrà, dopo la strage dei pretendenti, rimettersi in cammino, per terra questa volta, lontano dal mare, portando sulla spalla un remo, come una croce, come un’espiazione. La meta non avrà le coordinate precise che individuano Itaca sulle carte nautiche. Ma quando Odisseo sarà così lontano dal mare che, al suo passare, la gente scambierà il remo per un ventilabro allora sarà giunto alla fine delle sue fatiche. Potrà fare sacrifici agli Dèi e tornare in patria. Questo viaggio per terra è una seconda Odissea a cui Omero allude e che con molte probabilità è pure esistita in forma orale e scritta ma di cui le tracce si sono perdute. Riondino e Vergassola da lì partono, dai patti di pace, che chiudono i ventiquattro canti dell’Odissea che conosciamo e ci trasportano in un’altra Odissea tutta immaginata, enigmatica e misteriosa e forse mai scritta se non l’immaginario di ognuno di noi. Con ironia, intelligenza, irriverenza, com’è nel carattere di Riondino e Vergassola.
Il loro spettacolo è preceduto alle 18,30 da VIA Incontri e racconti lungo la Via Iulia Augusta: in piazza San Michele David Riondino interpreta Il Corsaro Nero e altri racconti, con l’introduzione del Comitato spontaneo Corsaro Nero.
Il festival si chiude mercoledì 11 agosto con Amanda Sandrelli nei panni della Ninfa Calipso, canto V di Odissea un racconto mediterraneo, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure. Calipso è colei che nasconde. È nella sua isola che Odisseo si trova ormai da sette anni quando Atena implora gli altri dèi di accorgersi di questo eroe che ancora non ha fatto ritorno a casa dopo la guerra di Troia. Calipso gli ha offerto l’immortalità e la sua bellezza eterna. Odisseo sa a cosa rinuncia ma non vuole smettere di essere uomo mortale. Calipso, piangendo, lo lascerà riprendere il suo viaggio. Amanda Sandrelli, con forza e dolcezza, dà vita ad una umanissima Calipso e sceglie di accostarla, per contrasto, ad una Clitemnestra contemporanea. Racconterà quindi di due abbandoni vissuti in modo diametralmente opposto. Racconterà di due donne che sono due volti della stessa Luna. Lo stesso giorno alle 18,30, appuntamento con VIA Incontri e racconti lungo la Via Iulia Augusta: al Museo Archeologico sarà il direttore Valentina Fiore a condurre una visita guidata al sito.
Il FestivalAlbintimiliumTheatrumfEstva in scena con parole antiche per pensieri nuovi e ha un significato particolare non solo perché riporta gli attori in uno dei teatri romani (II-III secolo d.C.) meglio conservati del Nord Italia, ma perché per la prima volta si completa in Liguria la rete STAR Sistema Teatri Antichi Romani collegando i due estremi della regione dove si trovano due importanti reperti archeologici, l’anfiteatro romano di Luni in provincia della Spezia che ospita il PortusLunae Art Festivale, appunto, il teatro romano di Ventimiglia. Teatro Pubblico Ligure fa confluire qui le due linee principali della propria mission: rigenerazione del territorio e valorizzazione dei siti archeologici della Liguria, in rete con i siti archeologici teatrali di tutta Italia.
Odissea un racconto mediterraneo, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, è il racconto di uno dei testi fondativi della cultura occidentale affidato a cantori contemporanei e riportato all’oralità delle sue origini. Il FestivalAlbintimiliumTheatrumfEst fa parte del progetto “Parole antiche per pensieri nuovi”, una linea rossa che percorre le produzioni di Teatro Pubblico Ligure e che riunisce testi classici non teatrali, tutti nati per essere detti ad alta voce, condizione viva e sonora a cui vengono riportati con il teatro: Odissea, Eneide, Iliade, Decameron e i poemi cavallereschi. Testi fondanti della civiltà occidentale sono andati in scena nei luoghi che ne testimoniano la nascita, siti archeologici riuniti da TPL in STAR – Sistema Teatri Antichi Romani, che in Liguria comprende Luni, Albenga, Ventimiglia, Albisola e Chiavari. In coerenza con questa filosofia e con quanto finora realizzato con un pubblico sempre più attrezzato a riconoscere le eccellenze culturali presenti sul territorio, si inseriscono i sei spettacoli di questo nuovo festival.
Per lo spettacolo e VIA Incontri e racconti lungo la via Iulia Augusta informazioni presso l’Ufficio Manifestazioni (0184 6183225). Vendita biglietti (15 euro) presso Ufficio IAT, Lungo Roja Rossi (0184 1928309 oppure 0184 351209).
Tutti gli aggiornamenti saranno pubblicati sui siti www.teatropubblicoligure.it e www.comune.ventimiglia.it
Biglietti: 15 euro- In vendita presso Ufficio IAT Lungo Roja Rossi (tel. 0184 198309 o 0184 351209).
Per informazioni Ufficio Manifestazioni teatro@comune.ventimiglia.im.it tel. 0184 6183225.
Per informazioni sull’area archeologica drm-lig.albintimilium@beniculturali.it - tel 0184 252320.

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Riomaggiore
L’attore teatrale ricorda il pittore che scelse la costa delle Cinque Terre luogo ideale per la sua arte
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David Riondino in un momento dello spettacolo
Uno spettacolo veramente speciale per chiudere la quarta edizione del ‘5 Terre Art Festival – Albe e tramonti’, prodotto da Teatro Pubblico Ligure con la direzione artistica di Sergio Maifredi. Al castello di Riomaggiore, stasera a partire dalle 21, un evento cucito su misura per il luogo in cui debutta. Si intitola infatti ‘Telemaco Signorini pittore a Riomaggiore’ ed è interpretato da David Riondino (nella foto), che porta in scena i testi scritti dal pittore Telemaco...
Uno spettacolo veramente speciale per chiudere la quarta edizione del ‘5 Terre Art Festival – Albe e tramonti’, prodotto da Teatro Pubblico Ligure con la direzione artistica di Sergio Maifredi. Al castello di Riomaggiore, stasera a partire dalle 21, un evento cucito su misura per il luogo in cui debutta. Si intitola infatti ‘Telemaco Signorini pittore a Riomaggiore’ ed è interpretato da David Riondino (nella foto), che porta in scena i testi scritti dal pittore Telemaco (nato nel 1835 e scomparso nel 1901) proprio a Riomaggiore, dove lavorò e visse per molti anni. Il progetto è di Maifredi che si è avvalso della preziosa consulenza di Farida Simonetti, storica dell’arte. Lui e Riondino hanno lavorato per restituire le parole di Telemaco Signorini, che trovò in Riomaggiore un luogo ideale per la sua arte. "Vediamolo da vicino questo mare profondissimo e mugghiante tra quelle immani scogliere.
Difatti, sotto un sole tropicale, si scese tra pergolati bassissimi di vigne che appena giungevano all’altezza dei nostri ginocchi, indolenziti per quell’eterno scendere, enormi grappoli d’uva sempre bianca, toccavano quasi quella terra ardente e sassosa": così il pittore fiorentino Signorini, eminenza grigia dei Macchiaioli che si riunivano al fiorentino Caffé Michelangelo dal 1855, raccontava con entusiasmo la scoperta di Riomaggiore, durante un viaggio nel 1860, con gli amici artisti macchiaioli Vincenzo Cabianca, veronese, e Cristiano Banti, toscano, che a quel borgo dedicarono intense visioni dipinte.
E per sigillare la costante frequentazione, in molte stagioni, di quel suggestivo paese ligure (non mancando di visitare anche vari borghi tra Spezia e Lerici) dove si ritrovò a dipingere fino alla morte nel 1901, Signorini aggiungeva che, a Riomaggiore, non solo, lo aveva attirato il ‘pittorico’ e "la possibilità di viverci ogni anno meglio", ma anche "la semplice bonomia degli abitanti e la loro sincera affezione". La realtà culturale diretta da Maifredi, si dedica alla rigenerazione dei luoghi straordinari di cui è ricca la Liguria attraverso il teatro, ideando progetti su misura per le comunità che li ospitano a cui viene offerta la forza vitale delle proprie radici culturali. E così sarà anche a Riomaggiore, in un evento sostenuto dal Comune e dalla Regione Liguria, attraverso il Teatro Pubblico Ligure. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti.
Marco Magi
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TEATRO PUBBLICO LIGURE La quinta edizione di “Sipario mare.I borghi raccontano”, progetto ideatoe diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Liguree parte della rete STAR Sistema Teatri Antichi Romani, si chiude domani alle ore 21,30, in largo Vittorini a Bocca di Magra, una frazione di Ameglia, in provincia della Spezia, con lo spettacolo di musica e parole Maqroll, gabbiere. Liberamente ispirato ai romanzi di Alvaro Mutise diretto da Maifredi, è scrittoe interpretato da Federico Sirianni (voce, canzoni, narrazioni e chitarra), accompagnato sul palco da Raffaele Rebaudengo (violae tastiere) e Filippo FiloQ Quaglia (sequenze e basso).

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Abbordaggi, battaglie, duelli ma anche l’amore che «colpisce in modo inaspettato».
Va in scena sabato 7 agosto, alle 21,30, nel parco del castello di Costigliole, lo spettacolo «Il corsaro nero». A vestire i panni del celebre personaggio ideato da Emilio Salgari che ha fatto sognare generazioni (il romanzo pubblicato nel 1898 è ambientato nel mar dei Caraibi durante il XVII secolo), pallido, sempre vestito di nero sarà David Riondino, cantautore, attore e regista di successo.
Rivivono così sul palco le avventure del Cavaliere di Roccabruna, signore di Ventimiglia, diventato «corsaro» per vendicare i fratelli uccisi a tradimento dal duca WanGuld, al soldo degli spagnoli.
David Riondino lo restituisce al pubblico come una ballata, un racconto da ascoltare a voce alta, una saga fantastica e sempre avvincente.
«Il corsaro nero» fa parte del più ampio progetto «Capitani coraggiosi» di Teatro Pubblico Ligure, dedicato alla letteratura di mare, ideato e diretto da Sergio Manfredi.
L’appuntamento con il teatro si inserisce nel cartellone del festival «Paesaggi e Oltre, teatro e musica d’estate nelle terre dell’Unesco» promosso dalla comunità delle colline tra Langa e Monferrato e realizzato in collaborazione con Piemonte dal Vivo. La direzione artistica è del Teatro degli Acerbi.
Biglietti a 13 euro, ridotti a 5 fino ai 12 anni. Prenotazione (non obbligatoria)sulla piattaforma Appuntamento Web.
L’ appuntamento successivo sarà martedì10 agosto poi nella piazza del castello di Montegrosso con lo spettacolo internazionale «Leggende» di Teatroallosso e Compagnia Omphaloz. Gli spettatori che percorreranno le varie tappe del viaggio nel festival potranno avere il «passaporto paesaggieoltre» in cui collezionare un timbro di «visto» e ottenere sconti per gli spettacoli.
Info: 3392532921 info@teatrodegliacerbi.it. —
I perché dei nostri lettori
“ Mio padre e mia madre leggevano La Stampa, quando mi sono sposato io e mia moglie abbiamo sempre letto La Stampa, da quando son rimasto solo sono passato alla versione digitale. È un quotidiano liberale e moderato come lo sono io.
Mario
I perché dei nostri lettori
“ Perché mio papà la leggeva tutti i giorni. Perché a quattro anni mia mamma mi ha scoperto mentre leggevo a voce alta le parole sulla Stampa. Perché è un giornale internazionale.Perché ci trovo le notizie e i racconti della mia città.
Paola, (TO)
I perché dei nostri lettori
“ Leggo La Stampa da quasi 50 anni, e ne sono abbonato da 20. Pago le notizie perché non siano pagate da altri per me che cerco di capire il mondo attraverso opinioni autorevoli e informazioni complete e il più possibile obiettive. La carta stampata è un patrimonio democratico che va difeso e preservato.
Anonimo
I perché dei nostri lettori
“ Ho comprato per tutta la vita ogni giorno il giornale. Da due anni sono passato al digitale. Abito in un paesino nell'entroterra ligure: cosa di meglio, al mattino presto, di.... un caffè e La Stampa? La Stampa tutta, non solo i titoli....E, visto che qualcuno lavora per fornirmi questo servizio, trovo giusto pagare un abbonamento.
Sandro, Garlenda (SV)

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IMPERIA - Un libro aperto VENTIMIGLIA - Il 6 9 e 11 agosto l Odissea al Teatro Romano VENTIMIGLIA som Triplo appuntamento finale per la rassegna Albintimilium Theatrum fEst Odissea una racconto mediterraneo a cura del Teatro Pubblico Ligure di Genova al Teatro Romano di Ventimiglia Questo il programma al Teatro Romano alle ore 2130: 6 agosto con Moni Ovadia in “Odisseo e la gara dell arco” 9 agosto con David Riondino e Dario Vergassola ne “I patti di pace-L ultima Odissea” 11 agosto con Amanda Sandrelli in “La ninfa Calipso” Sarà Moni Ovadia venerdì6 agosto a portare La gara dell arco fra le pietre del Teatro Romano di Ventimiglia Il canto XXI di Odissea un racconto mediterraneo diretto da Sergio Maifredi parla di Penelope che ha deciso di porre fine all attesa: sarà sposa di chi tra i proci saprà tendere l arco di Odisseo I pretendenti si preparano alla sfida tra loro sotto i dimessi stracci del medico si cela Odisseo Quando l arco sarà nelle sue mani Odisseo non esiteràa stoccare il dardo che trafiggerà la gola del più arrogante dei pretendenti Le porte della reggia si serrano la mattanza ha inizio Moni Ovadia in una lectio magistralis ci farà riscoprire il rito civile della lettura e i due grandi viaggi che segnano la civiltà occidentale il viaggio di Odisseo e il viaggio di Abramo Ovadia corre sulle onde dell Odissea arrivando all Itaca di Kostantinos Kavafis Si prosegue lunedì 9 agosto con David Riondino e Dario Vergassola protagonisti de I patti di pace canto XXIV di Odissea un racconto mediterraneo progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi Che il viaggio non sarebbe terminato con l arrivo a Itaca Odisseo lo sa bene da quando nel regno dei morti ha incontrato Tiresia al nono canto L indovino cieco glielo ha predetto: dovrà dopo la strage dei pretendenti rimettersi in cammino per terra questa volta lontano dal mare portando sulla spalla un remo come una croce come un espiazione Riondino e Vergassola ci trasportano in un altra Odissea tutta immaginata enigmatica e misteriosa e forse mai scritta Con ironia intelligenza irriverenza Il festival si chiude mercoledì 11 agosto con Amanda Sandrelli nei panni della Ninfa Calipso canto V di Odissea un racconto mediterraneo ideato e diretto da Sergio Maifredi Calipso è colei che nasconde Aggiornamenti sui siti wwwteatropubblicoligureit e wwwcomuneventimigliait Marco Scolesi

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I due comici al teatro Romano concludono il ciclo cavalleresco. Una letteratura nata. per essere ascoltata dal vivo
di MAURIZIO COSTANZO
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David Riondino e Dario Vergassola in scena al teatro Romano di Fiesole
di Maurizio Costanzo Metti sul palco due fuoriclasse della scena come il verseggiatore David Riondino e il comico Dario Vergassola. Metti che una sera d’agosto si ritrovino nell’arena di un teatro romano per incantare il pubblico. E metti che la storia del Rinascimento che racconteranno, si sposi all’epoca di rinascita che stiamo vivendo. Ecco gli ingredienti che fanno de ‘Le donne i cavallier l’arme gli amori’ uno spettacolo...
di Maurizio Costanzo
Metti sul palco due fuoriclasse della scena come il verseggiatore David Riondino e il comico Dario Vergassola. Metti che una sera d’agosto si ritrovino nell’arena di un teatro romano per incantare il pubblico. E metti che la storia del Rinascimento che racconteranno, si sposi all’epoca di rinascita che stiamo vivendo. Ecco gli ingredienti che fanno de ‘Le donne i cavallier l’arme gli amori’ uno spettacolo attesissimo. Andrà in scena domani sera al Teatro Romano di Fiesole, preceduto, alle 19.30, dal concerto al tramonto a ingresso libero della scuola di Musica di Fiesole sulla terrazza del teatro. Dopo la musica, alle 21,15, nel rispetto di tutte le norme anti Covid, sarà la volta di questo spettacolo con Vergassola e Riondino, un canto del Rinascimento che fa rivivere sulla scena il Morgante di Luigi Pulci. Antichità e modernità sono i poli fra cui si muove il progetto di Teatro Pubblico Ligure, ideato e diretto da Sergio Maifredi per i siti archeologici e le piazze rinascimentali. E a Fiesole rivivranno Morgante e Margutte, il gigante e il mezzo gigante protagonisti del poema eroicomico scritto da Luigi Pulci per divertire all’epoca la corte dei Medici. Due eroi che sono diventati antieroi dediti alla vita da taverna piuttosto che alla guerra santa, nei quali Riondino e Vergassola si immedesimeranno, conducendo il pubblico nelle trame spregiudicate e burlesche dei due personaggi. Il primo come diretto discendente del verseggiare all’improvviso così diffuso già nella Toscana del Pulci, il secondo con il tono disincantato del ligure doc. La loro è una collaudata sintonia artistica e umana che sul palco fa scintille, e che si sposa perfettamente a questa storia che arriva dal Cinquecento narrando di avventure e disavventure. Concludono il ciclo cavalleresco del Teatro Pubblico Ligure, che ha debuttato in Toscana proprio a Fiesole, e ancora una volta verrà riportata all’oralità una letteratura nata per essere ascoltata dal vivo. Inoltre dalle ore 20 il pubblico ha anche un’altra bella opportunità: i possessori del biglietto per l’evento serale dell’Estate Fiesolana, potranno infatti visitare gratuitamente il museo Civico archeologico.
Info 0555961293.
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Appr oda st asera a Pieve “Ogni luogo è un dove” scritt o e interp retato dall antropologo Marco Aime Poesie e musica nel segno dello straniero teatro
Quanto è lunga la strada che gli uomini percorrono per affermare il proprio desiderio di vita? Ogni luogo è un dove è lo spettacolo scrittoe interpretato da Marco Aime, antropologo docente all Università di Genova, nuova produzione di Teatro Pubblico Ligure realizzata in collaborazione con Pistoia – Dialoghi sull uomo, che andrà in scena stasera alle 21.30 allo Scalo Torre di Pieve Ligure, per Pieve Ligure Art Festival, ideato e diretto da Sergio Maifredi. Un viaggio nello spazio: attraverso cieli, muri, deserti e mari. Quella frontiera raccontata dal giornalista Alessandro Leogrande: ferita della Storia, termometro del mondo, non è mai fissa. Scopp iano guerre, cadono dittature, esplodono aree del pianeta e si aprono nuovi varchi. Montagne. Deserti. Il mare. O strade, come l arteria 66 raccontata da John Steinbeck in Furore, “infinito nastro d asfalto gettato sul continente” che percorre tutta l America, il “grande it inerario dei popoli nom adi”. Possono essere i Balcani, il Mediterraneo, l imbuto di Ventimiglia. In questo spettacolo (l ingresso è libero fino a esaurimento posti),
del quale l antropologo ha composto anche i testi delle canzoni originali, musicate da Massimo Germini in scena con la cantante e attrice Eleni Molos, lo “straniero” è in ogni brano, in ogni canto. È la madre che culla il figlio mentre fugge dalla Libia. Il bambino che non ce l ha fatta a raggiungere la sua terra promessa, ma che ci parla forte con la sua pagella cucita tra i vestiti. È il migrante che raccoglie la frutta sotto il sole e muore di fatica. Un viaggio nello
spazio che si trasforma in un viaggio nel tempo, perché i migranti siamo noi e tutta l umanità è in cammino, da sempre: tra strappi, incontri, esilii, ritorni. A completare questo percorso di poesia e musica, sul palco saranno riprodotti rumori e suoni con oggetti e mat eriali disparati, provenienti da diversi luoghi del mondo: sabbia, scatole, foglie, brocche di acqua. Che prendono vitae diventano narratori essi stessi. Lo spettacolo sarà replicato do-
mani sera alle 20.45 alla sesta edizione del Portus Lunae Art Festival, nell anfiteatro romano di Luni. E sarà preceduto, alle 19.30, dalla visita guidata al sito archeologico a cura della Direzione regionale Musei Liguria. Lo spettacolo è gratuito con prenotazione obbligatoria, la visita guidata prevede un biglie tto di 2 euro acquistabile dalle 19 all ingresso ©RIPRODUZIONE RISERVATA
dell anfiteatro e va prenotata su musei.liguria.beniculturali,it/portuslunae. Il Comune di Luni ha firmato una convenzione con la Direzione regionale Musei Liguria per rendere visitabile l area archeologica dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle17. «Affianchiamo la Soprintendenza – spiega il sindaco di Luni, Aless andro Silvestri – per fare conoscere l anfiteatro simbolo della nostra città. Un gesto di civiltà che ci permette di restituire il teatro alla cittadinanza». L anfiteatro risale al II sec. d.C.: era destinato ai munera gladiatoriae alle venationes: gli spett acoli di caccia. Si stima che nell antichità si stima potesse ospitare settemila spettatori,e oggi è diventato cornice degli spettacoli di Teatro Pubblico Ligure.
Un viaggio nello sp azio
che si trasforma in un
viaggio nel tempo,
perché i migranti
siamo noi e tu tta
l umanità è in
cammino, da sempre
kAutore e interprete Marco Aime iLa speranza Migranti subito dopo l arrivo in Italia. Per molti di loro l Europa rappresenta un sogno per cui sono dispostia rischiare anche la vita pur di fuggire da una vita di guerra, violenze e povertà

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Fin dai suoi esordi il Teatro pubblico ligure di Sergio Maifredi propone i suoi spettacoli in forma itinerante. Valorizzando territori e architetture
Valorizzare edifici e spazi storici del territorio italiano attraverso la pratica teatrale: è questo l’obiettivo del Teatro pubblico ligure, fondato nel 2007 dal regista genovese Sergio Maifredi. Fin dai suoi esordi, difatti, il TPL ha optato per la scelta, coraggiosa e un po’ ‘strehleriana’ di non appoggiarsi alle quattro mura di un teatro stabile, ma di proporre i suoi spettacoli in forma itinerante, con il motto ‘Il mio teatro è una città’.
Il parco archeologico di Luni (SP).
Con simili premesse non stupisce una programmazione all’insegna del viaggio e della (ri)scoperta di storie e culture mediterranee, attraverso testi della grande tradizione classica riletti per il grande pubblico. L’ambizione decisamente non manca, visto il repertorio di giganti della letteratura portati in scena (da Omero all’Eneide, da Dante alla Gerusalemme Liberata) e la scelta degli attori incaricati di dar loro voce. I nomi di spicco in cartellone vanno da Moni Ovadia a Paolo Rossi, da Maddalena Crippa a Corrado D’Elia, da Tullio Solenghi ad Amanda Sandrelli. Il risultato è un’offerta di serate e interpreti mainstream quanto basta per avvicinare anche lo spettatore meno avvezzo allo spettacolo dal vivo, proponendo un modello – il teatro di narrazione – agile e facilmente adattabile. Secondo Maifredi, regista di quasi tutti gli spettacoli in cartellone, il teatro può infatti essere mezzo ideale per «valorizzare territori e architetture, facendo riscoprire luoghi non percepiti abitualmente come spazi teatrali, non aggiungendo sovrastrutture, ma comprendendone i punti di forza già esistenti».
La villa romana di Varignano (SP).
A Genova, dove tutto è cominciato, il TPL si è esibito in location d’eccezione come Palazzo Tursi, sede del Comune, Palazzo Spinola e la bellissima Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio. La stagione estiva si è invece aperta il 22 giugno ad Ala (Trento), nella suggestiva cornice del Palazzo de’ Pizzini von Hochenbrunn, con Ritorno ai Promessi Sposi, in scena Corrado D’Elia e Gian Luca Favetto, e proseguirà tra Toscana, Umbria, Piemonte, Emilia Romagna e ovviamente Liguria, fino ai primi giorni di settembre (info, teatropubblicoligure.it)
La villa romana di Alba Docilia, Albisola (SV).
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Savona - David Riondino è Il Corsaro Nero nella Fortezza di Castelfranco di Finale Ligure. Il prossimo appuntamento di Teatro Pubblico Ligure nella città savonese, è lunedì 2 agosto alle ore 21.30 con il racconto di uno dei romanzi più noti di Emilio Salgari, parte del progetto Capitani coraggiosi, ideato a diretto da Sergio Maifredi, sulla grande letteratura di mare e sugli uomini che hanno sfidato le onde più alte che hanno incontrato durante la loro navigazione.
Savona - Il Corsaro Nero è pallido, sempre vestito di nero, il Cavaliere di Roccabruna, Signore di Ventimiglia, divenuto corsaro per vendicare i fratelli uccisi a tradimento dal duca Wan Guld, al soldo degli spagnoli, è uno dei personaggi più celebri del romanzo d’avventura italiano. Abbordaggi, battaglie, duelli, ma anche l’amore che colpisce in modo inaspettato. Riondino e Sergio Maifredi lo restituiscono al pubblico come una ballata, un racconto da ascoltare a voce alta, una saga fantastica.
Savona - Lo spettacolo è proposto nell’ambito della prima edizione di Castelfranco Estate 2021- Teatro e musica in Fortezza, organizzata dal Comune di Finale Ligure - Assessorato alla Cultura e al Turismo, a cui Teatro Pubblico Ligure. Il prezzo dello spettacolo è di 25 euro per le prime cinque file e di 20 euro per le restatnti postazioni. Le prevendite sono disponibili online.
Questo evento è stato aggiornato con nuove informazioni il 02/08/2021 alle ore 02:03.
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