Italo Calvino sosteneva che la letteratura fosse un lavoro collettivo, che lo scrittore – ogni vero scrittore – si sentisse parte di una comunità composta da tutti gli scrittori che lo avevano preceduto e che lo circondavano. Parte e partecipe di un passato e di un presente costruiti “insieme”. A questa idea sembra rispondere e corrispondere pienamente il progetto di Gian Luca Favetto, che, in collaborazione col gruppo Agitatori Irrequieti, guida una lettura corale di una delle opere più celebri di Calvino: Le città invisibili. Isidora, Dorotea, Zaira, Zirma, Isaura, Zoe, Zenobia, Zobeide, Sofronia, Zemrude, Ottavia, Ersilia, Bauci, Moriana, Eusapia, Argia, Tecla, Trude, Cecilia: diciannove città, scelte tra le 55 che compongono il poetico romanzo, ognuna delle quali affidata alla voce di un diverso lettore.