Cos’è il vuoto? Sergio Maifredi, ideatore dei “Dialoghi sulla rappresentazione” che, arrivati alla XVI edizione, sono dedicati a questo tema, lo chiederà a due matematici, un filologo, due musicisti, uno storico dell’arte, un funambolo, un attore e un filosofo. Sono Claudio Bartocci, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Bologna, Mario Incudine e Antonio Vasta, Bruno Corà, Andrea Loreni, Paolo Rossi e Sergio Givoni. Il progetto, prodotto da Teatro Pubblico Ligure con il contributo del Comune di Genova, si svolge dal 19 settembre al 13 ottobre 2023 a Genova, in otto appuntamenti divisi fra Palazzo Reale e Palazzo Tursi. «”Lo spazio vuoto” – dichiara Sergio Maifredi - è il titolo del più celebre libro del grande regista inglese Peter Brook. Lo spazio vuoto è una pagina bianca aperta sull’infinito, vista come un baratro o come una possibilità. Lo attraversiamo con lo spirito proprio dei nostri Dialoghi: un unico tema visto da prospettive diverse. Il vuoto secondo la scienza e nelle arti, ma anche lo spazio che appare sotto la corda tesa del funambolo, tra attrazione e paura». Ognuno di noi ha sperimentato l’assenza e sa che senza la casella vuota i numeri dentro il quadrato non si possono rimettere in ordine. Ci abbiamo giocato tutti. Ognuno dei protagonisti degli incontri fornirà la sua soluzione al più grande degli enigmi.
Martedì 26 settembre, sempre a Palazzo Tursi alle 17,30, il matematico e scrittore Piergiorgio Odifreddi terrà una lezione divulgativa dal titolo “Ex nihilo omnia”, un excursus dai concetti dell’insieme vuoto all’universo matematico, per dimostrare che dal vuoto nasce tutto: non esisterebbero i numeri senza il concetto di nulla. È singolare, infatti, che nella matematica e nella fisica moderna il vuoto sia considerato come l'origine di tutte le cose, in una sorta di sincretismo con il pensiero antico orientale, in particolare taoista. Postulare l'esistenza dell'insieme vuoto, che non contiene nessun elemento, è oggi sufficiente per costruire passo dopo passo tutti i numeri: una situazione paradossale. La matematica e la fisica moderne hanno dunque ribaltato l'antico motto "ex nihilo nihil" nel suo opposto, "ex nihilo omnia", dimostrando non soltanto che dal vuoto può nascere qualcosa, ma che dal vuoto nasce tutto.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria