RASSEGNA STAMPA TEATRO PUBBLICO LIGURE
Settembre 2021

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SANREMO " DIALOGHI SULLA RAPPRESENTAZIONE" La XIV edizione dei «Dialoghi sulla rappresentazione», progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, prosegue oggi a Palazzo Tursi di Genova (alle 17) con l intervento del filologo e italianista Corrado Bologna su «Il naufragar m è dolce in questo mare. L infinito tra Dante e Leopardi ». Bologna, docente all Università Roma III e alla Normale di Pisa, dichiara: «Da sempre, nel grande serbatoio mitologico dell Occidente il mare è figura dell Infinito. Ulisse, da Omero a Dante, solca il mare Mediterraneo e si avventura oltre le colonne d Ercole, attraversando i confini del mondo conosciuto, là dove lo sguardo umano non si eramai spinto. E quando all inizio del Paradiso Dante vuole sintetizzare il senso del suo viaggio celeste parla del "gran mar de l essere", e definisce il suo poema un " legno che cantando varca": quasi una nuovissima nave Argo spinta dal pensiero poetante di Dante-Orfeo neir" acqua che già mai non si corse". Il più grande interlocutore dei poeti antichi e di Dante è Giacomo Leopardi: il suo Infinito è una magnifica rimeditazione del Paradiso dantesco :
e significativamente l ultimo verso di questo capolavoro del pensiero poetante moderno scandisce l estremo naufragio, quello della mente nell oceano sconfinato dell essere: "In questa / immensità s annega il pensier mio"». Inoltre, proprio Bologna, l il ottobre al Teatro Franco Parenti di Milano, introdurrà lo spettacolo «Orlando furioso» con Tullio Solenghi diretto da Sergio Maifredi, una produzione di Teatro Pubblico Ligure, che ha debuttato con successo al Teatro Romano di Fiesole perla 74" Estate Fiesolana.
L ingresso è libero con prenotazione obbligatoria. Tutti gli incontri si possono seguire anche in diretta alla pagina Facebook di Teatro Pubblico Ligure.—
e RIPRODUZIONE RISERVATA
Corrado Bologna

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martedÏ e mercoledÏ Doppio appuntamento, martedÏe mercoledÏ a Palazzo Tursi, in via Garibaldi 9, con la rassegna di incontri ideata da Sergio Maifredi iDialoghi sulla rappresentazionew, giunta alla quattordicesima edizione e questanno sul tema iLinfinitȂ. Da Achille e la tartaruga a Leopardiw. MartedÏ lincontro sar‡ con il filosofo Ermanno Bencivenga, docente sit‡ californiana di Irvine che discuter‡ sul tema iInfinitoe logicaw mentre mercoledÏ, sempre alle 17 e semprea Palazzo Tursi, lappuntamento sar‡ con litalianista Corrado Bologna, docente allUniversit‡ Roma III e alla Normale di Pisa, con la conferenza intitolata iIl naufragar mË dolce in questo mare: linfinito tra Dante e Leopardiw. Letturea cura di Andrea Nicolini. Come
di consueto gli incontri saranno trasmessi anche in streaming sulla pagina Facebook del Teatro Pubblico Liguree si potranno quindi seguire anche da casa. I Dialoghi si chiuderanno mercoledÏ6 ottobrea Palazzo Reale (via Balbi) con lintervento del matematico Piergiorgio Odifreddi che rifletter‡ sul tema iRitratti dellinfinitow, che Ë anche il titolo di un suo libro, cato da Rizzoli. Gli incontri sono tuttia ingresso libero con prenotazione obbligatoria al numero 348 2624922. A Palazzo Reale tuttaviaË previsto il pagamento del biglietto dingresso al museo (4 euro). Il filosofo Ermanno Bencivenga

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23 Settembre 2021
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Tornano i Dialoghi di Teatro Pubblico Ligure
Tornano i Dialoghi di Teatro Pubblico Ligure. 28 e 29 settembre a Palazzo Tursi a Genova ore 17 con Ermanno Bencivenga e Corrado Bologna.
Tornano i Dialoghi di Teatro Pubblico Ligure, XIV edizione
Dopo l’esordio con l’antropologo Marco Aime e lo spettacolo “Ogni luogo è un dove”, la XIV edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione”, dedicata a “L’infinit∞.
Da Achille e la tartaruga a Leopardi”, prosegue martedì 28 e mercoledì 29 settembre a Palazzo Tursi (ore 17) di Genova (via Garibaldi), con altri due docenti pronti a misurarsi con il concetto potente e sfuggente di infinito:
il filosofo Ermanno Bencivenga e l’italianista Corrado Bologna.
Infine, i Dialoghi si chiuderanno mercoledì 6 ottobre a Palazzo Reale (via Balbi) con l’intervento del matematico Piergiorgio Odifreddi “Ritratti dell’infinito”.
Gli incontri sono tutti a ingresso libero con prenotazione obbligatoria al numero 348 2624922.
A Palazzo Reale è previsto il biglietto d’ingresso al museo (4 euro).
Tutti gli incontri si possono seguire in diretta sulla pagina Facebook di Teatro Pubblico Ligure:
https://www.facebook.com/teatropubblicoligure
La rassegna “Dialoghi sulla rappresentazione” è un progetto di Sergio Maifredi, organizzato da 14 edizioni dal Teatro Pubblico Ligure con il contributo del Comune di Genova, della Regione Liguria attraverso Teatro Pubblico Ligure e la collaborazione della Direzione Regionale Musei Liguria e di Palazzo Reale, diretti da Alessandra Guerrini. Ricordiamo gli sponsor del Comune di Genova: Iren e Coop.
Ermanno Bencivenga, filosofo – © maxvalle
Ermanno Bencivenga, docente all’Università californiana di Irvine, martedì 28 settembre (ore 17) a Palazzo Tursi parlerà di “Infinito e logica”.
«Le onde del mare – spiega Bencivenga – potrebbero sembrare individui, distinti gli uni dagli altri;
ma, guardandole con attenzione e riflettendo, ci si rende conto che sono invece variazioni di una sostanza infinita, modulazioni alternative di una medesima realtà.
È un esempio di quella forma di pensiero e ragionamento che ho chiamato logica oceanica, e che vedo in azione nell’Uno di Plotino, nel deus sive natura di Spinoza, nella durata di Bergson.
A differenza della logica analitica, aristotelica, che pone barriere e contrasti dappertutto e rinchiude ogni essere nella sua de-finizione, in quel finito che lo oppone a ogni altro finito, la logica oceanica ci porta a trascendere il finito: a vederlo in costante dialogo con il suo altro, a ri-conoscersi in quell’altro.
Per trovare archetipi di queste due diverse logiche pensiamo a Dante, massimo rappresentante poetico di un cosmo aristotelico, e al suo dannato Ulisse, perduto perché ha voluto varcare le colonne d’Ercole, violare il destino della sua finitezza; pensiamo a Bruno, che ridicolizzava la Chiesa per aver limitato la potenza creativa di Dio al finito; e pensiamo a Leopardi, a come nel suo più famoso idillio è proprio il finito a spalancare le porte all’infinito».
Corrado Bologna, filologo italianista
Il filologo e italianista Corrado Bologna, docente all’Università Roma III e alla Normale di Pisa, mercoledì 29 settembre (ore 17) a Palazzo Tursi, è protagonista dell’incontro “Il naufragar m’è dolce in questo mare. L’infinito tra Dante e Leopardi”.
«Da sempre, nel grande serbatoio mitologico dell’Occidente – spiega il professor Bologna – il mare è figura dell’Infinito.
Ulisse, da Omero a Dante, solca il mare Mediterraneo e si avventura oltre le colonne d’Ercole, attraversando i confini del mondo conosciuto, là dove lo sguardo umano non si era mai spinto.
E quando all’inizio del Paradiso Dante vuole sintetizzare il senso del suo viaggio celeste parla del “gran mar de l’essere”, e definisce il suo poema un “legno che cantando varca”: quasi una nuovissima nave Argo spinta dal pensiero poetante di Dante-Orfeo nell’“acqua che già mai non si corse”.
Il più grande interlocutore dei poeti antichi e di Dante è Giacomo Leopardi: il suo Infinito è una magnifica rimeditazione del Paradiso dantesco: e significativamente l’ultimo verso di questo capolavoro del pensiero poetante moderno scandisce l’estremo naufragio, quello della mente nell’oceano sconfinato dell’essere: “In questa / immensità s’annega il pensier mio”».
Corrado Bologna l’11 ottobre al Teatro Franco Parenti di Milano introdurrà lo spettacolo “Orlando furioso” con Tullio Solenghi diretto da Sergio Maifredi, una produzione di Teatro Pubblico Ligure, che ha debuttato con successo al Teatro Romano di Fiesole per la 74ª Estate Fiesolana, nell’ambito del progetto “Il Canto del Rinascimento italiano”.
PROSSIMO APPUNTAMENTO:
Mercoledì 6 ottobre, ore 17.00
Palazzo Reale – Via Balbi 10
PIERGIORGIO ODIFREDDI
RITRATTI DELL’INFINITO
Infine, mercoledì 6 ottobre (ore 17) a Palazzo Reale, sarà il matematico Piergiorgio Odifreddi a illustrare i “Ritratti dell’infinito”. Che cos’è l’infinito? E – domanda ancor più astrusa – che cos’è l’Infinito con la maiuscola?
La prima risposta del matematico impertinente Piergiorgio Odifreddi è semplicissima: l’infinito/Infinito è, con l’essere/Essere, il concetto più abusato di sempre, da chiunque, in buona compagnia con poeti, artisti, teologi e filosofi.
Il tema è tuttavia intrigante e le – se non infinite (!), almeno assai numerose – ipotesi finora formulate dall’umanità sono affascinanti.
Per orientarsi in questo mare magnum, può essere utile, secondo Odifreddi, uno sguardo nella prospettiva della matematica che «permette di fare un massimo di chiarezza nel buio di una gran confusione».
In “Ritratti dell’infinito” (Rizzoli Edizioni) scopriamo che, per rappresentare l’infinito, si possono usare non una ma diverse, splendide immagini, dai baci che Catullo chiedeva a Lesbia (genericamente molto numerosi) a un labirinto che ci tiene costantemente in trappola, da quel che “sta al di là” (ad esempio, del colle, Leopardi docet) a filastrocche come “Alla fiera dell’Est”, si potrebbe andare avanti all’infinito… anche se, avverte Bob Dylan, «Guarda nell’infinito, non vedrai altro che problemi!».
Ulteriori informazioni su:
www.teatropubblicoligure.it

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PROGETTO DI MAIFREDI PER TEATRO PUBBLICO LIGURE Si apre oggi alle 17 a Palazzo Tursi la XIV edizione dei «Dialoghi sulla rappresentazione» dedicata a «L infinito, da Achille e la tartaruga a Leopardi». Il progetto, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, parte dall idea che in ogni epoca pensatori, artisti, scienziati si sono misurati con un concetto difficile da definire e impossibile da ignorare. A parlarne, tra Palazzo Tursi e Palazzo Reale con incontrispettacolo fino al 6 ottobre, saranno quattro professori: l antropologo Marco Aime, il filosofo Ermanno Bencivenga, l itahanista e filologo Corrado Bologna, il matematico Piergiorgio Odifreddi. L ingresso è libero (a Palazzo Reale è previsto il biglietto del museo a 4 euro) con prenotazione obbligatoria al numero 348 2624922, ma si possono seguire in diretta sulla pagina Fb di Teatro Pubblico Ligure.
A introdurre la rassegna al primo appuntamento il regista Maifredi, poi Marco Aime affronterà «L infinito non ha orizzonte», seguito dallo spettacolo «Ogni luogo è un dove» scritto dallo stesso Aime, che ha debuttato al Teatro Capovolto di Trento lo scorso lugHo. Ai-
me lo interpreta con Massimo Germini alla chitarra e al canto, anche autore delle musiche originali, ed Eleni Molos al canto, voce narrantee rumorista.
Il 28 a Tursi Bencivenga, docente all Università californiana di Irvine, interverrà su «Infinito e logica». Il terzo appuntamento sempre a Tursi è con Bologna, docente all Università Roma III e alla Normale di Pisa, protagonista della serata intitolata «Il naufragar m è dolce in questo mare. L infinito tra Dante e Leopardi ». Infine, il 6 ottobre a Palazzo Reale, Odifreddi illustrerà i «Ritratti dell infinito», da Catullo a Dylan. A. PiE.—
® RIPROOUZIONE RISERVATA
Palazzo Tursi a Genova

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a saluzzo l ultimo appuntamento del festival SALUZZO
La solitudine e il mare come rumore difondo. Federico Sirianni, cantautore genovese, è il protagonista dello spettacolo conclusivo del festival Occit Amo, in programma stasera, ore 21, all Arena Fab della caserma Musso, in piazza Montebello, a Saluzzo. Sirianni interpreta Maqroll, il gabbiere, ovvero colui che sta sulla coffa, la piattaforma in punta all albero delle navi, e si occupa della gestione delle vele.
Dopo due mesi di spettacoli attraverso le valli, da Cuneo al Monviso, Occit Amo giunge all appuntamento conclusivo dopo oltre 50 appuntamenti musicali e culturali, dedicando ogni weekend ad una diversa vallata.
Lo spettacolo «Maqroll, gabbiere e altre ballate del mare» è una narrazione che si alterna a canzoni, proposto in collaborazione con Piemonte dal Vivo e cinema teatro Magda Olivero. Tratto della saga letteraria dello scrittore colombiano Alva-
ro Mutis, è una produzione di Teatro Pubblico Ligure per la regia di Sergio Maifredi, scritto e interpretato da Federico Sirianni con l accompagnamento sul palco di Raffaele Rebaudengo (viola) e Filippo «FiloQ» Quaglia (sequenze).
Maqrollè un gabbiere, imbarcato su un vecchio cargo mercantile. Racconta la condizione esistenziale dell uomo, vista come un lungo viaggio per mare in cui i grandi personaggi della let-
teratura marina si incrociano sulle rotte più pericolose, tra tempesta e bonaccia, tra venti avversie mostri marini. Nella sua solitudine Maqroll incontrerà personaggi mitici come il capitano Achab di Melville, il pescatore Santiago di Hemingway, gli ammutinati del Bounty, l albatro ucciso dal vecchio marinaio di Coleridge.
Biglietto di ingresso: 12 euro. Obbligatorio il Green pass.— ©RIPRODUZIONERISERVATA
Il cantautore genovese Federico Sirianni

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GENOVA – La XIV edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione” affronta un tema con cui ognuno si trova prima o poi a fare i conti, L’infinit∞. Da Achille e la tartaruga a Leopardi. Il progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, parte dall’idea che in ogni epoca pensatori, artisti, scienziati si sono misurati con un concetto difficile da definire e impossibile da ignorare. Da martedì 21 settembre a mercoledì 6 ottobre 2021, a Palazzo Tursi o a Palazzo Reale, ne parleranno l’antropologo Marco Aime, il filosofo Ermanno Bencivenga, il filologo Corrado Bologna e il matematico Piergiorgio Odifreddi. Gli incontri sono tutti a ingresso libero con prenotazione obbligatoria al numero 348 2624922. A Palazzo Reale è previsto il biglietto d’ingresso al museo (4 euro). Tutti gli incontri si possono seguire in diretta sulla pagina Facebook di Teatro Pubblico Ligure: https://www.facebook.com/teatropubblicoligure. La rassegna “Dialoghi sulla rappresentazione” è un progetto di Sergio Maifredi, organizzato da 14 edizioni dal Teatro Pubblico Ligure con il contributo del Comune di Genova, della Regione Liguria attraverso Teatro Pubblico Ligure e la collaborazione della Direzione Regionale Musei Liguria e di Palazzo Reale, diretti da Alessandra Guerrini. Ricordiamo gli sponsor del Comune di Genova: Iren e Coop.
La XIV edizione di “Dialoghi sulla rappresentazione”, dedicata a “L’infinito da Achille e la tartaruga a Leopardi” prende il via martedì 21 settembre (ore 17) a Palazzo Tursi e sarà aperta da Sergio Maifredi, da quattordici anni direttore artistico dei “Dialoghi”, che dopo l’edizione dedicata alla peste, quest’anno ha scelto come tema l’infinito. «Mai, come nel lungo periodo in cui abbiamo dovuto confrontarci con il limite – spiega Maifredi – siamo stati attratti da tutto ciò che ci riportava all’aperto e, per estensione, a tutto ciò che ci metteva a contatto con l’infinito, una dimensione per sua natura irrappresentabile. Una sfida per un progetto che si intitola “Dialoghi sulla rappresentazione”, a cui abbiamo chiamato esperti di diversi discipline. Il matematico Piergiorgio Odifreddi, che per Rizzoli ha pubblicato “Ritratti dell’infinito”, l’italianista Corrado Bologna che parlerà di Leopardi e Dante con Ulisse che supera le colonne d’Ercole, il filosofo Ermanno Bencivenga, che partirà dal mito di Zenone con il paradosso di Achille e la tartaruga, e l’antropologo Marco Aime, che introdurrà questa edizione mettendo in evidenza come l’infinito e il confine di cui parla nello spettacolo “Ogni luogo è un dove”, siano due facce della stessa medaglia». L’appuntamento prosegue alle ore 17,15 l’intervento dell’antropologo Marco Aime, docente all’Università di Genova, dal titolo L’infinito non ha orizzonte, seguito dallo spettacolo “Ogni luogo è un dove” scritto dallo stesso Aime, che ha debuttato al Teatro Capovolto di Trento lo scorso luglio. Aime lo interpreta con Massimo Germini alla chitarra e al canto, oltre a essere autore delle musiche originali, ed Eleni Molos al canto, oltre a essere voce narrante e rumorista. Lo spettacolo, prodotto da Teatro Pubblico Ligure, è diretto da Sergio Maifredi. Ogni terra promessa è al di là di un deserto è la frase che lo accompagna. È un viaggio nello spazio, quello che Marco Aime ha scritto, per raccontarci quanta strada calpestano gli uomini per attraversare cieli, muri, deserti e mari, per affermare il proprio diritto e il desiderio di vita. Poco a poco, questo viaggio nello spazio si trasforma in un viaggio nel tempo, perché anche noi siamo stati migranti, perché tutta l’umanità è in cammino da sempre, in un susseguirsi di strappi, conflitti, incontri, esilii, ritorni. In questo infinito migrare, le parole e i suoni sono capaci di far vibrare per simpatia le corde più profonde e ancestrali dei nostri cuori di cittadini del mondo, di esploratori testardi, di custodi di memoria, di contrabbandieri di umanità.
Si prosegue martedì 28 settembre (ore 17) a Palazzo Tursi con il filosofo Ermanno Bencivenga, docente all’Università californiana di Irvine, con un intervento su “Infinito e logica”. “Le onde del mare – spiega Bencivenga – potrebbero sembrare individui, distinti gli uni dagli altri; ma, guardandole con attenzione e riflettendo, ci si rende conto che sono invece variazioni di una sostanza infinita, modulazioni alternative di una medesima realtà. È un esempio di quella forma di pensiero e ragionamento che ho chiamato logica oceanica, e che vedo in azione nell’Uno di Plotino, nel deus sive natura di Spinoza, nella durata di Bergson. A differenza della logica analitica, aristotelica, che pone barriere e contrasti dappertutto e rinchiude ogni essere nella sua de-finizione, in quel finito che lo oppone a ogni altro finito, la logica oceanica ci porta a trascendere il finito: a vederlo in costante dialogo con il suo altro, a ri-conoscersi in quell’altro”.
Il terzo appuntamento è con il filologo e italianista Corrado Bologna, docente all’Università Roma III e alla Normale di Pisa, protagonista della serata intitolata “Il naufragar m’è dolce in questo mare. L’infinito tra Dante e Leopardi”, in programma a Palazzo Tursi mercoledì 29 settembre, sempre alle ore 17. «Da sempre, nel grande serbatoio mitologico dell’Occidente – spiega il professor Bologna – il mare è figura dell’Infinito. Ulisse, da Omero a Dante, solca il mare Mediterraneo e si avventura oltre le colonne d’Ercole, attraversando i confini del mondo conosciuto, là dove lo sguardo umano non si era mai spinto. E quando all’inizio del Paradiso Dante vuole sintetizzare il senso del suo viaggio celeste parla del “gran mar de l’essere”, e definisce il suo poema un “legno che cantando varca”: quasi una nuovissima nave Argo spinta dal pensiero poetante di Dante-Orfeo nell’“acqua che già mai non si corse”. Il più grande interlocutore dei poeti antichi e di Dante è Giacomo Leopardi: il suo Infinito è una magnifica rimeditazione del Paradiso dantesco: e significativamente l’ultimo verso di questo capolavoro del pensiero poetante moderno scandisce l’estremo naufragio, quello della mente nell’oceano sconfinato dell’essere: “In questa / immensità s’annega il pensier mio”». Corrado Bologna l’11 ottobre al Teatro Franco Parenti di Milano introdurrà lo spettacolo “Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori” con Tullio Solenghi diretto da Sergio Maifredi, una produzione di Teatro Pubblico Ligure.
Infine, mercoledì 6 ottobre (ore 17) a Palazzo Reale, sarà il matematico Piergiorgio Odifreddi a illustrare i “Ritratti dell’infinito”. Che cos’è l’infinito? E – domanda ancor più astrusa – che cos’è l’Infinito con la maiuscola? La prima risposta del matematico impertinente Piergiorgio Odifreddi è semplicissima: l’infinito/Infinito è, con l’essere/Essere, il concetto più abusato di sempre, da chiunque, in buona compagnia con poeti, artisti, teologi e filosofi. Il tema è tuttavia intrigante e le – se non infinite (!), almeno assai numerose – ipotesi finora formulate dall’umanità sono affascinanti. Per orientarsi in questo mare magnum, può essere utile, secondo Odifreddi, uno sguardo nella prospettiva della matematica che «permette di fare un massimo di chiarezza nel buio di una gran confusione». In “Ritratti dell’infinito” (Rizzoli Edizioni) scopriamo che, per rappresentare l’infinito, si possono usare non una ma diverse, splendide immagini, dai baci che Catullo chiedeva a Lesbia (genericamente molto numerosi) a un labirinto che ci tiene costantemente in trappola, da quel che “sta al di là” (ad esempio, del colle, Leopardi docet) a filastrocche come “Alla fiera dell’Est”, si potrebbe andare avanti all’infinito… anche se, avverte Bob Dylan, «Guarda nell’infinito, non vedrai altro che problemi»!
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C. S.
Su Redazione Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini