“L'ira canta, o dea, l'ira di Achille figlio di Peleo, l'ira funesta che ha inflitto agli Achei infiniti dolori, che tante anime forti ha gettato nell'Ade, tanti corpi di eroi ha dato in pasto ai cani e agli uccelli."
Così inizia il poema di Omero che narra la prima grande guerra mondiale affidata ad uno dei più grandi cantori del nostro tempo: Moni Ovadia. In principio è l'ira, il cieco furore che tutto muove. L'ira è la protagonista dell'Iliade, il poema della forza, così come l'uomo è il protagonista dell'Odissea, il poema dell'intelligenza.