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Domenica 4 luglio 2021, ore 21.30
Fiumaretta, Rotonda Lungofiume – Ameglia

MAURIZIO LASTRICO
NEL MEZZO DEL CASIN DI NOSTRA VITA

Maurizio Lastrico domenica 4 luglio 2021 è il grande protagonista della quinta edizione di “Sipario mare. I borghi raccontano” ad Ameglia, in provincia della Spezia. L’attore si esibisce alla Rotonda Lungofiume di Fiumaretta, sulla riva sinistra del fiume Magra, con lo spettacolo Nel mezzo del casin di nostra vita. L’appuntamento segna il ritorno della rassegna prodotta da Teatro Pubblico Ligure con la direzione artistica di Sergio Maifredi, con il sostegno del Comune di Ameglia e il contributo della Regione Liguria attraverso Teatro Pubblico Ligure. Il progetto fa parte della rete STAR - Sistema Teatri Romani Antichi. Main sponsor: Iren S.p.A. Per informazioni: tel. 0187 609209, Facebook Viviameglia, email: turismo@comune.ameglia.sp.it. Ingresso libero fino a esaurimento posti, secondo la normativa vigente.

«Riuscire a confermare Sipario mare. I borghi raccontano – dichiara Serena Ferti, assessore al Turismo del Comune di Ameglia, rivolgendosi ai cittadini - anche quest'anno, con tutte le difficoltà legate alla situazione pandemica che tutti conosciamo, è stato molto impegnativo ma sicuramente ne usciamo orgogliosi e soddisfatti. Ripartire con la cultura e con l'intrattenimento di qualità significa ricostruire, passo dopo passo, la nostra forma mentale in positivo. Teatro Pubblico Ligure è una garanzia e non potevamo rinunciare a questa rassegna che ci accompagna ormai da cinque anni. Maurizio Lastrico sarà una bomba di divertimento, arte e cultura pertanto vi invito a non mancare assolutamente». Ameglia è caratterizzata dai suoi borghi diffusi tra Montemarcello e le due sponde del fiume Magra, alla cui foce sorgono Bocca di Magra e Fiumaretta.

Lastrico, artista amatissimo dal pubblico e dalla formazione classica, in grado di spaziare con naturalezza fra generi diversi, in Nel mezzo del casin di nostra vita con i suoi celebri endecasillabi “danteschi” descrive con ironia incidenti quotidiani, la sfortuna che incombe, il caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita. Nelle sue storie condensate, in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto. 

Venerdì 23 luglio 2021, ore 21.30
Montemarcello, piazza XIII dicembre – Ameglia (SP)

MORDERE LA NEBBIA
ALESSIO BONI
si racconta in dialogo con MASSIMO MINELLA

Alessio Boni in Mordere la nebbia a tu per tu con Massimo Minella è il secondo appuntamento di “Sipario mare. I borghi raccontano”, progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure e parte della rete STAR Sistema Teatri Antichi Romani. Lo spettacolo si terrà venerdì 23 luglio alle ore 21,30, nella piazza XIII dicembre di Montemarcello ad Ameglia, in provincia della Spezia. Sarà un’occasione per ascoltare il racconto, e anche il bilancio, di un artista come Boni, dalla carriera importante e mai scontata, sollecitato dalle domande del giornalista e scrittore Minella. “Sipario mare. I borghi raccontano” è realizzato con il sostegno del Comune di Ameglia e il contributo della Regione Liguria attraverso Teatro Pubblico Ligure. Main sponsor: Iren S.p.A. Per informazioni: tel. 0187 609209, Facebook Viviameglia, email: turismo@comune.ameglia.sp.it. Ingresso libero fino a esaurimento posti, secondo la normativa vigente.

Alessio Boni ha approfittato del lockdown per debuttare anche come scrittore con Mordere la nebbia, pubblicato da Solferino. Un testo il cui ha ripercorso il tratto fin qui percorso partendo dalla provincia bergamasca e da un lavoro completamente diverso, dal successo raggiunto nel 2003 con La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, al successo televisivo con La compagnia del cigno, all’ultimo spettacolo teatrale (prima della chiusura delle sale causa Covid), Don Chisciotte, di cui firma anche la regia, all’impegno umanitario in giro per il mondo con Unicef e Cesvi. 

Quale storia può mettere insieme Giorgio Strehler e un sassofonista senza labbra?  È la storia che Alessio Boni decide di raccontare a suo figlio Lorenzo, che ha appena spalancato gli occhi sul mondo, nello sterminato silenzio che avvolge la campagna. L'avventura di un ragazzo che si sentiva stretto nella vita disegnata per lui dal destino, nella piccola borghesia bergamasca, e che attraverso tentativi, errori e sacrifici ha scoperto e inseguito la sua vocazione di attore. Il percorso di un uomo che ha imparato a conoscere se stesso anche attraverso i personaggi interpretati sulla scena e sullo schermo, da Don Chisciotte a Caravaggio, da Ulisse al principe Bolkonskij. L'esperienza di un cittadino del mondo che ha deciso di incontrare vite lontane: quelle di chi lotta ogni giorno in condizioni estreme, nei luoghi che Alessio ha visitato insieme alle missioni umanitarie, dal Brasile al Malawi e da Lesbo a Haiti. Così questo racconto ci porta dai palcoscenici ai campi profughi, dal Festival di Cannes all'inferno di un lebbrosario a Belo Horizonte, nella costruzione instancabile di un grande affresco umano. Puoi nascere da un piastrellista bergamasco o da un frequentatore di salotti culturali, puoi essere bambino in un Paese in guerra o in una ricca democrazia: è un caso. E questo caso orienterà la tua vita. Ma non può arrivare a determinarla. Sei tu che scegli, ogni giorno, in che direzione diventare uomo: nel bene o nel male, nel cinismo o nell'incontro con l'altro. Mordendo la nebbia che avvolge il tuo futuro, fino a dissiparla.

Domenica 8 agosto 2021, ore 21.30
Largo Vittorini, Bocca di Magra – Ameglia (SP)

FEDERICO SIRIANNI
MAQROLL, GABBIERE

Liberamente ispirato ai romanzi di Alvaro Mutis
Con Federico Sirianni, voce, canzoni, narrazioni e chitarra
Raffaele Rebaudengo, viola e tastiere
Filippo FiloQ Quaglia, sequenze e basso

Regia Sergio Maifredi
Produzione Teatro Pubblico Ligure

Maqroll, gabbiere parte da Alvaro Mutis, lo scrittore colombiano che al marinaio che di vedetta sull’albero maestro, ha dedicato la saga Imprese e tribolazioni di Maqroll il gabbiere, composta tra gli altri da La neve dell’ammiraglio, Ilona arriva con la pioggia e Un bel morir, oltre a Summa di Maqroll il gabbiere. Antologia poetica. Una figura solitaria e cruciale, a cui prima di Federico Sirianni si è ispirato un altro cantautore genovese, Fabrizio De Andrè. In Smisurata preghiera dell’album Anime salve, con il verso “in direzione ostinata e contraria” Faber si riferisce alle minoranze che non hanno paura di guardare verso l’ignoto. Su questo tradizione si inserisce, con questo nuovo spettacolo di parole e musiche originali con Sirianni, Rebaudengo e Quaglia diretti da Maifredi. Perché parlare del gabbiere? Perché è il marinaio che si occupa di tutto il sistema delle vele di una nave, è quello che passa la maggior parte del tempo di navigazione sull’albero più alto, è quello che vede le cose, la terra, i banchi di pesce, i capodogli, i naufraghi, prima degli altri. Per Mutis, è il testimone dell’incollocabilità, l’Ulisse che arrivato a Itaca decide comunque di imbarcarsi di nuovo e riprendere il viaggio per nient’altra ragione del viaggio. In questo spettacolo di narrazione e canzoni, prodotto da Teatro Pubblico Ligure, Maqroll è al timone di un vecchio cargo mercantile (il cosiddetto “tramp steamer”) per raccontare la condizione esistenziale dell’uomo, vista come un lungo viaggio per mare; un viaggio in cui i grandi personaggi della letteratura marina (il capitano Achab di Melville, il pescatore Santiago di Hemingway, gli ammutinati del Bounty, l’albatro ucciso dal vecchio marinaio di Coleridge) s’incrociano sulle rotte più pericolose, tra tempesta e bonaccia, tra venti avversi e mostri marini. Maqroll è anche il titolo del nuovo album di Sirianni, che segue a distanza di cinque anni Il Santo, lavoro che ha ricevuto la Menzione Speciale del Premio Tenco per la manifestazione “Musica contro le mafie”. Le canzoni del nuovo album saranno la colonna sonora di questo incredibile viaggio per mare, la narrazione la stella polare per guidare il pubblico fino all’agognato porto. 

Maqroll è anche il titolo del nuovo concept album di Sirianni, uscito il 21 giugno e preceduto dal singolo La ballata sull’acqua. L’album è contenuto in un libro che porta lo stesso titolo (ed. Nota Music), che raccoglie un’antologia di scrittori, poeti, illustratori e fotografi) i quali, ognuno nella propria forma espressiva, hanno contribuito a questo racconto di viaggio, definito “La ballata dell’incollocabilità”. Sono Giorgio Olmoti (scrittore, storico e critico musicale), Enrico Remmert (scrittore), Claudio Bellino (pittore), Saba Anglana (attrice, cantante), Luca Morino (musicista e scrittore, frontman Mau Mau), Guido Catalano (poeta), Vincenzo Costantino Cinaski (poeta), Martha Canfield (scrittrice, critica letteraria, docente di letteratura sudamericana, traduttrice di Alvaro Mutis), Remo Rapino (scrittore, Premio Campiello 2020), Barbara Fiorio (scrittrice), Anna Lamberti-Bocconi (poeta e scrittrice), Claudio Pozzani (poeta, direttore Festival Poesia Genova), Bruno Morchio (scrittore), Andrea Donaera (scrittore e poeta), Manuel Garibaldi (fotografo), Riccardo Cecchetti (illustratore). Un equipaggio salito a bordo nel corso della navigazione, destinato ad accompagnare Maqroll durante la sua traversata. 

Lunedì 16 agosto 2021, ore 21.30
Piazza della Libertà, Ameglia –La Spezia

MARIO INCUDINE e ANTONIO VASTA 
Il Ciclope (canto IX)
ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO
Progetto e regia Sergio Maifredi
Produzione Teatro Pubblico Ligure

La quinta edizione di “Sipario mare. I borghi raccontano”, progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure e parte della rete STAR Sistema Teatri Antichi Romani, si chiude lunedì 16 agosto 2021 alle ore 21,30, nella piazza della Libertà di Ameglia, in provincia della Spezia, con Mario Incudine e Antonio Vasta protagonisti de Il Ciclope, canto IX di Odissea un racconto mediterraneo. “Sipario mare. I borghi raccontano” è prodotto da Teatro Pubblico Ligure, realizzato con il sostegno del Comune di Ameglia, il contributo della Regione Liguria attraverso Teatro Pubblico Ligure, mentre il main sponsor è Iren S.p.A. Per informazioni: tel. 0187 609209, Facebook Viviameglia, email turismo@comune.ameglia.sp.it, www.comune.ameglia.sp.it

Ingresso libero fino a esaurimento posti, secondo la normativa vigente.

Incudine e Vasta sono coppia di artisti affiatata che unisce recitazione e musica trascinando il pubblico dentro le storie con un’energia difficile da dimenticare. Il Ciclope, canto IX di Odissea un racconto mediterraneo, è il primo “cunto” di Odisseo, il racconto con cui inizia la “versione di Odisseo”. Alla reggia di Alcinoo, Odisseo ascolta Demodoco il cantore, narrare della guerra di Troia e dei ritorni degli eroi sopravvissuti. Odisseo piange e si rivela ad Alcinoo. Omero dal racconto in “oggettiva” passa al racconto in “soggettiva”. Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con gli “effetti speciali”, con il ciclope Polifemo, certo di catturare l’attenzione del re e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca. Mario Incudine, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore, affronta a suo modo questo “cunto”. Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche scritte appositamente da Antonio Vasta, con lui sul palco. Il Ciclope di Omero si contamina con la riscrittura di Pirandello e di Sbarbaro, entrambi “traduttori” del Ciclope di Euripide. Ed è interessante notare che Pirandello lo traduca a ridosso della prima guerra mondiale e Sbarbaro della seconda. Il Ciclope anche questo è: la forza bruta contro l’intelligenza, la violenza contro l’accoglienza. In forma di cunto siciliano prende vita il canto più noto dell’intera Odissea ambientato da Omero nell’Isola Trinacria. Cantato, suonato e recitato da due tra gli artisti più acclamati del panorama nazionale ed internazionale, con le radici nel cuore del Mediterraneo, la Sicilia. Progetto e regia di Sergio Maifredi. 

Odissea un racconto mediterraneo, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, è il racconto di uno dei testi fondativi della cultura occidentale affidato a cantori contemporanei e riportato all’oralità delle sue origini. Il Festival Sipario mare – I borghi raccontano fa parte del progetto “Parole antiche per pensieri nuovi”, una linea rossa che percorre le produzioni di Teatro Pubblico Ligure e che riunisce testi classici non teatrali, tutti nati per essere detti ad alta voce, condizione viva e sonora a cui vengono riportati con il teatro: Odissea, Eneide, Iliade, Decameron e i poemi cavallereschi. Testi fondanti della civiltà occidentale sono andati in scena nei luoghi che ne testimoniano la nascita, siti archeologici riuniti da TPL in STAR – Sistema Teatri Antichi Romani, che in Liguria comprende Luni, Ameglia, Albenga, Ventimiglia, Albisola e Chiavari. 

Sergio Maifredi
direttore artistico

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Lucia Lombardo
direttore produzione e comunicazione

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